ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

mercoledì 30 dicembre 2009

Bellezza

La Bellezza,
effimero sentimento dell'esteta,
vanità remota dell'umanità
icona della presenza.
Dea non bendata
inseguita all'ultimo respiro,
cercata come la falda d'Oro
o il massimo alloro.
La bellezza estetica
è quella che vedi,
l'altra quella interna
la devi scoprire.
La bellezza del dentro
che non viene fuori,
deve essere cercata
per essere apprezzata.
Se non trovi la prima
cerchi la seconda,
ma se il primo impatto vince
il resto rimane nascosto.
Ostentare il visibile
manifestarlo come priorità,
percorrere la strada principale
anche se trafficata ed intasata.
Liberare ogni apertura
per facilitare l'accesso,
è un'idea alquanto romantica
suggestiva ma poco convincente.
Se bastasse spalancare la bocca
per visualizzare tutto il bello che c'e' in noi,
travaseremo tutto l'interno
verso l'esterno.
Se invece prevalesse la coscienza
le acrobazie verrebbero meno,
e le cose si presenterebbero
in tutta la sua naturalezza.

Coperton Buick

lunedì 28 dicembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cos'atu trova' sotto l'albero?
V: Na pisada de can.

Coperton Buick

giovedì 24 dicembre 2009

Happy Xmas (War is Over)


So this is Christmas
And what have you done
Another year over
And a new one just begun
And so this is Christmas
I hope you have fun
The near and the dear ones
The old and the young

A very Merry Christmas
And a Happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

And so this is Christmas
For weak and for strong
The rich and the poor ones
The world is so wrong
And so Happy Christmas
For black and for white
For yellow and red ones
Let's stop all the fight

A very Merry Christmas
And a Happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

And so this is Christmas
And what have we done
Another year over
And a new one just begun
And so Happy Christmas
We hope you have fun
The near and the dear ones
The old and the young

A very Merry Christmas
And a Happy New Year
Let's hope it's a good one
Without any fear

War is Over
If you want it
War is Over
NOW

[1971]
(by Yoko Ono and John Lennon)

mercoledì 23 dicembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Ela finia coi regali de Nadal?
V: Spero de si, cusi' no serve farne.


Coperton Buick

lunedì 21 dicembre 2009

La Coda

La Coda è spesso di paglia
a volte si trova in mezzo alle gambe,
la coda si fa agli sportelli
ai caselli e ai bordelli.
Qualcuno la fa con i cappelli
altri arrivano in testacoda
senza capo ne coda,
qualcuno arriva in ritardo
e si accoda.
Gli animali hanno la coda
a volte tentano di mangiarsela,
ma quando la muovono
è per manifestare qualcosa
di sensato.

Coperton Buick

venerdì 18 dicembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El Berlusca, ultimamente, le' sta' beca' dalla ciesa.
V: No pensavo pero' che ghe desse contro anca la Madona.


Coperton Buick

lunedì 14 dicembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Atu buta' el sal sulle piante par l'inverno?
V: No, no son superstisioso.

Coperton Buick

mercoledì 9 dicembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: To nevodo, cosa alo scelto all'universita'?
V: Sciense della disoccupasion.

Coperton Buick

Presidente Berlusconi...

Presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a darle una notizia: lei è un uomo del secolo scorso.

Siamo qui a comunicarle che lei è un uomo del tempo in cui bastava avere tre o quattro televisioni per imporre un modello culturale, un sogno fasullo, un partito creato a tavolino in una concessionaria di pubblicità.


Un uomo del tempo in cui comunicazione voleva dire pochi grandi proprietari di mass media che potevano fare e disfare la realtà a loro piacimento, stabilire ciò di cui si doveva avere paura e ciò che si doveva desiderare.

Un uomo del tempo in cui lei poteva entrare nelle case, nelle teste e nell’anima delle persone mescolando bugie e illusioni per modellarle secondo i suoi interessi prima economici e poi politici.

Bene, presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a dirle che quel tempo è finito.

Lo sappiamo, queste sera le sue tivù pubbliche e private faranno finta che noi non ci siamo mai stati, che oggi non sia successo niente e nessuno sia venuto qui a dirle quello che è già accaduto: e cioè che lei è diventato l’uomo del passato, è diventato l’uomo di un secolo che non c’è più.

Noi oggi siamo qui a comunicarle che il suo giocattolo si è rotto e non le servirà più a niente perché milioni di persone lo sapranno lo stesso, su Twitter e su Facebook, sui blog e su YouTube e in mille altri posti ancora di cui lei nemmeno conosce l’esistenza.

Oggi siamo qui a dirle che noi non siamo caduti nella sua trappola della paura e non crediamo più al modello conformista e al pensiero unico che lei, come i suoi amici dittatori sparsi per il mondo, ha imposto per vent’anni ingannando soprattutto i meno avveduti e i più vulnerabili: gli anziani, i poco istruiti, quegli elettori che lei stesso ha definito «bambini di quinta elementare e neppure tanto svegli».

Presidente Berlusconi, noi oggi siamo qui a dirle che la bolla d’aria in cui voleva tenerci per sempre chiusi è scoppiata.

Noi ora sappiamo aprire le finestre e vedere il mondo fuori che ride di lei, che la disprezza, che la sbugiarda. Non servono più a niente le censure delle sue tivù, non servono più a niente i piccoli e grandi servi che riempiono di bugie i suoi mass media. Perché noi sappiamo aprire le finestre e sconfiggere la paura del nuovo.

Presidente Berlusconi, ci guardi, non c’è niente di virtuale in questa piazza. Perché lei non lo sa ma il Web è soltanto uno strumento, un grande strumento che lei, uomo della tivù, semplicemente non conosce.

Noi non siamo virtuali, signor presidente, siamo persone in carne e anima che usano la Rete perché è il luogo della pluralità culturale, delle mille idee e dei mille confronti, della comunicazione orizzontale e degli unici miracoli davvero possibili, come quello che abbiamo creato oggi: una piazza piena di gente che si è organizzata in Rete e ora è qui tutta insieme, per dare a questo paese una scossa che è d’amore e non di rabbia.

Noi non siamo pirati informatici o aspiranti assassini via Facebook, signor presidente, siamo persone appassionate e forti, tolleranti e libere, curiose e coraggiose, innamorate della biodiversità intellettuale, culturale, etnica, etica, religiosa, politica.

Cioè proprio il contrario del suo modello, signor presidente: monocratico, verticale, impositivo, fasullo. E davvero sì, virtuale, quello.

Presidente Berlusconi, qui ci sono ragazzi che avevano 15 anni quando l’hanno vista per la prima volta in televisione a insultare i giudici, ad accusare ogni dissidente di essere comunista, a raccontare barzellette stupide e bugie pietose.

Adesso quei ragazzi hanno trent’anni, magari si sono sposati e hanno dei figli, ma se accendono la televisione trovano ancora lei – con i capelli dello stesso colore – lì a insultare i giudici, ad accusare ogni dissidente di essere comunista, a raccontare barzellette stupide e bugie pietose.

Ma loro e noi , insieme, nel frattempo abbiamo aperto le finestre, anche se lei non se n’è accorto, impegnato com’era a fare affari, ad allargare il suo potere e il suo io, a inventarsi nuove leggi che la mettessero al di sopra di ogni giudizio.

E noi oggi le mandiamo questa lettera per dirle che anche se lei cercherà di nascondere a se e agli altri la realtà e il nuovo secolo, saranno la realtà e il nuovo secolo a venirla a prendere.

Noi, presidente Berlusconi, oggi glielo diciamo con le parole di Aurelio Peccei, partigiano, imprenditore, pioniere del suo tempo.

«Quanto accadrà d’ora in avanti» diceva Peccei, «dipende da noi in una misura mai concepita nel passato, che noi dobbiamo fare appello a nuove forme di coraggio perchè uscire dal pozzo non è un’utopia ma una prospettiva assolutamente verosimile.

Lo è se vogliamo che lo sia».

Ecco perchè, per quanto cerchi di prolungare il suo giorno più in là, signor presidente, per lei la sera è arrivata.

Onorevole Berlusconi, noi oggi siamo qui a darle la notizia che il suo tempo è finito.

(Alessandro Gilioli dal palco del No B Day)

lunedì 7 dicembre 2009

Non si può

Non si puo' che innamorarsi
e ringraziare le proprie debolezze,
non si puo' che desiderare
qualcuno che completi ognuno.
Non si puo' che abbandonarsi
per ritrovarsi con dolcezza,
non si puo' che ferirsi
per curarsi e guarire.
Non si puo' che rifuggiarsi
in braccia protese,
non si puo' che sorprendersi
del regalo pensato per noi.
Non si puo' che cadere
nella propria storia,
e permetterle di ripetersi
quando ci sorride.
Non si puo' che cercare
continuamente la propria umanita',
difenderla e proteggerla
dalla tentazione di abbandonarla.

Coperton Buick

martedì 1 dicembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Mi no vado mai ai funerai.
V: Mi invese voio andar a quel de tutti quanti.

Coperton Buick

domenica 29 novembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Tremonti vol rigore, rigore, rigore.
V: E per i operai sol che punision, punision, punision.

Coperton Buick

martedì 24 novembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: I dis che la crisi le' passada.
V: Adess cominsia la miseria.

Coperton Buick

lunedì 23 novembre 2009

Firmato l'appello di Saviano

PRESIDENTE, RITIRI QUELLA NORMA DEL PRIVILEGIO

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischioè che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.

Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloceè condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.

Ritiri la legge sul processo breve. Nonè una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.

ROBERTO SAVIANO

firma l'appello

venerdì 20 novembre 2009

I Love Eire

Liberté, Égalité, Fraternité, Replay?

FAI CEO John Delaney has demanded that Ireland's World Cup play-off be replayed after Thierry Henry's double handball saw Ireland eliminated in Paris on Wednesday night. Photo: Getty Images
independent.ie

stockbuick for Ireland

I love Eire

stockbuick

Andar via

Andar via
senza lasciar scia,
andar senza faccia
e non lasciar traccia,
andar via senza volto
e quello che hai,
lasciarlo qui' sepolto.
Andar via
per mare e per terra,
assieme al vento o alla tempesta
portarsi cuor e testa
e al diavolo cio' che resta.
Andar via
perche' non c'e' piu' posto,
dove poter parcheggiare
un sentimento ed una emozione.
Andar via
da questa calma piatta,
fuggire dal pensiero unico
che promette la massima garanzia
e toglie la rete di protezione.
Andar via
mesti a testa bassa,
che la gloria come l'infamia
e' una stagione che arriva
ma subito passa.

Coperton Buick

giovedì 19 novembre 2009

I Love Eire

I LOVE EIRE


Vecchio Trap, ieri sera mi hai commosso, come mi ha commosso la nostra Irlanda: eroica, epica, d'altri tempi.
Ma il mondo ormai è di chi non ha vergogna e mai ce l'avrà.
stock buick -
Eire forever

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cos'elo l'antidoping?
V: Lé come l'antipasto, te te sgionfi subito e dopo no te magni altro.


Coperton Buick

sabato 14 novembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Atu' compra' un computer potente?
V: Altro che, le' un 2000 bensina.

Coperton Buick

giovedì 12 novembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Con l'arrivo del fredo, lè arivà el Pettirosso
V: Avanti con l'invasiòn comunista

Coperton Buick

Diritto alla Rete

Un messaggio a tutti i membri di Diritto alla Rete

Salve a tutti!

E' capitato anche a me! Un avvocato vuol mettere il bavaglio a Enzodifrennablog.it!

I blog che fanno inchieste sono quelli che danno più fastidio. Dopo la pubblicazione della mia video-inchiesta su You Tube "Le verità della Rete su Juan Ruiz Naupari", mi scrive l'avvocato Angelo Averni per conto dell'Associazione Inkarri e mi chiede la rimozione dei video e post su Juan Ruiz e la sua organizzazione, e mi diffida dal pubblicare altro materiale con "qualunque mezzo d'informazione"!!
Gli ho risposto che tutto rimane dovè. Anzi, rilancio con un piccolo scoop: la sua Università Pneuma non è registrata in Italia ai sensi di legge. Un video di risposta - quello che vedete in home page su Diritto alla Rete - in difesa della libertà d'informazione in Internet, per il nostro "diritto alla Rete" senza bavagli!.

LINK SUL MIO BLOG
http://www.enzodifrennablog.it/dblog/articolo.asp?articolo=553

Fate girare se potete, perchè i bavagli ai blog sono sempre più frequenti in Italia! (ultimo caso Byoblu.com).

Un caro saluto.
ENZO DI FRENNA

mercoledì 11 novembre 2009

Il tempo

Il tempo?

Come passa il tempo
ed il tempo come se la passa?,
che tempo che fa'
e cosa fa' il tempo,
non sempre e' chiaro.
Invecchiando tendiamo ad accorciare i cappelli,
inizialmente con le forbici
in seguito ci pensera' il vento.
Partiamo con il nero corvino del diavolo,
per arrivare al bianco candido degli angeli,
coloro che dovrebbero custodirci
di cui dubitiamo della presenza,
per riporre in noi l'unica difesa possibile.
Da piccoli, come gli Indiani,
ci disegnavamo segni sul viso
per poi cancellarli alla fine del gioco.
Quei segni, crescendo, compaiono da soli,
sono le rughe, che non si cancellano
e non sono piu' motivo di divertimento.
La sabbia, nella clessidra, scivola giu' inesorabile
il tempo deve compiersi
per riprocessarsi continuamente.
Il tempo punta all'infinito
mira all'eternita',
elemosina solo qualche frazione decimale
ai suoi figli inerti.

Coperton Buick

lunedì 9 novembre 2009

1989-2009

Un viaggio su una linea che non c'è più. Forse. PeaceReporter, insieme a Prospekt fotografi, On/Off e Becco Giallo apre pubblicamente da oggi il web documentario costruito dopo un mese di viaggio, oltre cinquemila kilometri percorsi lungo la linea di quella che, un tempo, era la Cortina di Ferro.
Venti anni fa le immagini delle Germanie che tornavano a guardarsi negli occhi facevano il giro del mondo. Il muro cadeva sotto i colpi dei picconi, si ballava e si stappava lo spumante. E venti anni dopo, quella riunificazione imperfetta ha vissuto tutte le travagliate tappe di un riavvicinamento e una fusione, che si sono accompagnati ai mutamenti sociali, politici, economici e finanziari.

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cosa te porteria sull'isola deserta?
V: La certezza de no trovar nissun.


Coperton Buick

lunedì 2 novembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El Blog podemo fittarlo?
V: No convien, perche i te spacca fora tut.

Coperton Buick

venerdì 30 ottobre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Noi paghemo l'I.C.I. sul Blog?
V: Si, perchè no semo residenti.


Coperton Buick

venerdì 23 ottobre 2009

Le facce dei lavoratori

Quando incroci i loro sguardi
dietro i vetri dei pulmini che li riportano a casa,
alla fine d'un giorno di lavoro,
non puoi non soffermarti su quelle facce.
Palpebre che cadono
fino a rimanere a mezza altezza,
come persiane d'estate che difendono le stanze
prima del tramonto.
Riesci a leggergli quel pensiero
sempre in bilico,
tra il sollievo di avercela fatta anche oggi
e l'angoscia di riprendere la sfida di domani.
Quel domani che e' gia' scritto,
il giorno prima,
quell'impossibilita' a dare una svolta alla routine,
puntuale come la sveglia ogni mattina alle sette.
Hanno quelle facce tragicomiche
piene di tenerezza e disillusione,
sognano attraverso i finestrini,
una nuvola che li raccolga alla prossima fermata.
Sono le facce dei lavoratori,
che incontri ogni giorno lungo la strada del ritorno,
fai il tifo per loro e
chissa' cosa pensano,
se incontrano il nostro sguardo,
di noi.

Coperton Buick

giovedì 22 ottobre 2009

Backspacer

Riding hi amongst the waves
I can feel like I
Have a soul that has been saved
I can see the light
Coming through the clouds in rays

Gotta say it now
Better loud
than too late

(Amongst The Waves)


sb

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Atu mai fat el Pedicure?
V: No, perche' no me fido de nessun, i me pie' li voio metter in bone man.


Coperton Buick

lunedì 19 ottobre 2009

La pasta

La fiamma al massimo
spinge l'acqua verso l'alto,
formando creste d'onda
che scoppiano in bolle d'aria.
Lance rigide scivolano giu'
infilzando la tempesta bollente,
velocemente perdono di consistenza
piegandosi su se stesse.
Prima che diventino troppo deboli
vengono gettate nella scialuppa di salvataggio,
il tempo d'asciugarsi e ritornare
nel contenitore privato dell'acqua.
Il mestolo ordina il moto rotatorio
che innesca un vortice,
dove una pioggia di polpa rossa
invade e s'aggrappa ad ogni spaghetto.
Due dita rilasciano il basilico
che si deposita sulla collina fumante,
mentre i piatti vuoti,
uno sopra l'altro,
si contendono il carico.
Ah se non ci fossero gli spaghetti
di sicuro non si potrebbe inventarli,
e comunque ci sono sempre fior di riserve
quali penne, rigatoni, linguine e fusilli,
in attesa del loro momento.

Coperton Buick

giovedì 15 ottobre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Me par che no te masteghi tant l’inglese.
V: Pensa par ti che, sensa denti, al massimo te lo ciuci.

Coperton Buick

martedì 13 ottobre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Certi omini i se ritien cusi bei....
V: Chi tien sempre in scarsela la foto del so D.N.A.


Coperton Buick

venerdì 9 ottobre 2009

Lezione

Con il dorso dell'avambraccio
mi cancello il sudore della fronte,
che cade a gocce
simulando la pioggia che non c'e'.
Alcune cadono sulle parole
dilatandone i caratteri,
le rendono incomprensibili
tali da indovinarle per proseguire.
Magari e' proprio li'
che lo scrittore ha posto l'attenzione,
per fortuna non sapra' dell'incidente
in fondo ho preso le pagine e non il suo talento.
Le avversita' non possono
modificare lo stato dell'arte,
quello che e' scritto
non puo' piu' essere cancellato.
Ogni ripensamento e' farina
per il prossimo pane,
ogni dubbio diventera' certezza o restera' tale,
finendo in altre pagine.
La lezione che imparo oggi e'
che se fa' troppo caldo,
o si smette di leggere
o si smette di sudare.

Coperton Buick

giovedì 8 ottobre 2009

Il Piano B del Caimano

Pronta una legge ad personam che toglie il valore di prova alle sentenze passate in giudicato.

Il piano B, quello che non gli farà evitare i suoi tre processi, ma almeno lo metterà al riparo dal rischio di una condanna per corruzione giudiziaria, è scattato non appena dalla Consulta è arrivata la (per lui) ferale notizia: il lodo Alfano era stato bocciato. È stato in quel momento che gli uomini di Silvio Berlusconi hanno deciso di tirare fuori dalle secche della commissione giustizia, dove era impantanata da mesi, una norma finora nascosta tra le pieghe della riforma del codice di procedura civile. Una legge ad personam, l’ennesima, che toglie il valore di prova alle sentenze già passate in giudicato.

Quando sarà approvata, e c’è da giurarci che lo sarà, i tempi di centinaia di dibattimenti si allungheranno a dismisura. E tra questi c’è anche quello per la presunta mazzetta da 600.000 dollari versata dal Cavaliere per comprare la testimonianza dell’avvocato inglese David Mills. L’idea della legge nasce infatti all’indomani della decisione del tribunale di Milano di stralciare la posizione di Berlusconi da quella del suo coimputato. Eravamo nell’autunno del 2008. Il processo al premier andava sospeso a causa del Lodo e quindi il collegio aveva deciso di procedere solo contro il presunto corrotto. In febbraio Mills era stato così condannato a 4 anni e mezzo di carcere e, a quel punto, il problema era diventato evidente.

IFQ
s.b.

mercoledì 7 ottobre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cosa me ditu del lodo Alfano.
V: Che l'unico da lodar le' Fini.


Coperton Buick

lunedì 5 ottobre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Par colpa della crisi, me nevoda no ciapa' pi' la paghetta.
V: Quella ormai i ghe la da' a to genero.

Coperton Buick

giovedì 1 ottobre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Certo che sto' Brunetta le' un tipin...
V: Se'l te piase tant, te regalo un poster gigante.


Coperton Buick

martedì 29 settembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El ministro del lavoro el dis che, nelle fabbriche, le' tut tranquillo.
V: Par forsa, no le' pi' nissun dentro.

Coperton Buick

sabato 26 settembre 2009

Salviamoci la pelle

Storie e pensieri del Conte Racelio Fighessa di Milano Marittima


Stamattina mi sveglio e come sempre,
per primo, m'accendo la sigaretta,
anzi mi sono cosi' evoluto che la trovo gia' accesa.
E' li che m'aspetta e si consuma lentamente,
sporgendo dal bordo del comodino, quel tanto che basta a non bruciarlo.
Un reperto bellico comprato a Bellaria nel '72
al mercatino dell'usato inutile.
Ormai non sopporta piu' nulla,
esclusa la presenza della sigaretta,
che gli trasmette calore e compagnia.
Dal bordo letto prendo la camicia viola del venerdì,
getto i piedi nelle infradito e mi ritrovo in strada verso il mare.
Sono accompagnato dal sole d'estate, che ancora non s'e' accorto
dell'inizio dell'autunno.
In spiaggia li vedo ancora lì, i turisti, che non mollano
ancorati ai loro asciugamani firmati,
con le loro facce beate da viaggiatori di fine stagione.
Non mi rimane che il mesto rientro a casa,
rituffarmi in letto, aspettando che la sera si porti via il sole,
assieme a quelle presenze insopportabili.

Coperton Buick

giovedì 24 settembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Me son iscritto a Facebook
V: Te avria vist meio su Facecul.


Coperton Buick

mercoledì 23 settembre 2009

HAPPY BIRTHDAY, BRUCE!


In the day we sweat it out in the streets of a runaway American dream
At night we ride through mansions of glory in suicide machines
Sprung from cages out on highway 9,
Chrome wheeled, fuel injected
and steppin' out over the line
Baby this town rips the bones from your back
It's a death trap, it's a suicide rap
We gotta get out while we're young
'Cause tramps like us, baby we were born to run

Wendy let me in I wanna be your friend
I want to guard your dreams and visions
Just wrap your legs 'round these velvet rims
and strap your hands across my engines
Together we could break this trap
We'll run till we drop, baby we'll never go back
Will you walk with me out on the wire
'Cause baby I'm just a scared and lonely rider
But I gotta find out how it feels
I want to know if love is wild
girl I want to know if love is real

Beyond the Palace hemi-powered drones scream down the boulevard
The girls comb their hair in rearview mirrors
And the boys try to look so hard
The amusement park rises bold and stark
Kids are huddled on the beach in a mist
I wanna die with you Wendy on the streets tonight
In an everlasting kiss

The highway's jammed with broken heroes on a last chance power drive
Everybody's out on the run tonight
but there's no place left to hide
Together Wendy we'll live with the sadness
I'll love you with all the madness in my soul
Someday girl I don't know when
we're gonna get to that place
Where we really want to go
and we'll walk in the sun
But till then tramps like us
baby we were born to run

martedì 22 settembre 2009

La morte di Sanaa

La morte di Sanaa non può essere inutile. Su questa morte tutti noi dobbiamo interrogarci e trarre una lezione.
Credo che tutti noi, italiani ed immigrati, dobbiamo essere disponibili a cambiare la nostra vita.
Quando si viene in Italia tutto cambia. Mille sensazioni ed esperienze nuove si presentano davanti alle persone che arrivano piene di speranza, ma l’Italia è un paese molto differente da quelli d’origine degli immigrati.
Da quando si mette piede in Italia nulla può essere più come prima e non si può vivere in Italia come se fossimo in Marocco, in Bangladesh, in Ghana, in Macedonia o in altri paesi.
I nostri figli vanno a scuola insieme, lavorano assieme, si parlano, si frequentano.
È inevitabile che fra di loro nascano relazioni. Per gli uomini e le donne di fede questo mescolarsi è una manifestazione della volontà di Dio. Per altri un fatto inevitabile, naturale.
La pretesa di far vivere la famiglia isolata o, al massimo, in relazione solo con altre famiglie di connazionali, è fuori dalla realtà, non ha senso, si scontra con la realtà. E genera violenza, perché i giovani figli degli immigrati non accettano di vivere da estranei coi loro coetanei. Nasce da qui la violenza, soprattutto contro le ragazze, che sono la parte più debole e nel contempo i soggetti in cui la spinta al cambiamento agisce in modo più forte, perché cambiare significa soprattutto generare nuovi esseri umani e questo è un compito che spetta alle giovani donne. È stato così per Hina a Brescia, così per Sanaa a Pordenone.
Quando davanti a noi si presentano le difficoltà a capire l’Italia ed il suo modo di vivere, noi tutti, immigrati ed italiani, dobbiamo aprirci, dobbiamo parlare ed incontrarci per discutere di queste differenze e delle diversità. Non esistono luoghi separati nei quali evitare il dialogo e coltivare la differenza e promuoverla: le case dei marocchini o dei macedoni in Italia non potranno mai essere pezzi di Marocco o Macedonia in Italia. Lo stesso Centro culturale islamico di Pordenone è un pezzo d’Italia, nel quale gli islamici debbono imparare a diventare buoni italiani senza rinunciare ad essere islamici e nel quale noi italiani possiamo imparare a conoscere l’Islam. Ovviamente il ricordo delle origini e la nostalgia del vostro paese lontano sono sentimenti necessari e che ci saranno sempre. Noi friulani conosciamo bene questi sentimenti.
Ma cosa significa aprirci? E con chi debbono parlare gli immigrati, soprattutto quando vivono una condizione di difficoltà, com’è successo alla famiglia di Sanaa?
Molti lo fanno già, con le assistenti sociali dei loro comuni. Molti lo fanno con l’Imam ed i suoi collaboratori. Altri coi compagni di lavoro, altri coi vicini di casa. Quel che chiedo a tutti è di aiutare quelle famiglie che sono più in difficoltà ad aprirsi e dialogare, come evidentemente è successo al padre ed alla madre di Sanaa.
Le assistenti sociali del Comune di Pordenone hanno da sempre un buon rapporto con l’Imam ed i suoi collaboratori. Grazie a questo buon rapporto abbiamo affrontato molte situazioni difficili e calmato molte tensioni, aiutando molti a vivere progressivamente in Italia da italiani, senza perdere alcuni principi fondamentali, come l’amore ed il rispetto per la famiglia, ma assumendone anche di nuovi, com’è per alcuni la parità di diritti e condizioni fra uomini e donne.
L’apertura al dialogo e la messa in campo di efficaci mediazioni, è un indirizzo necessario anche alle istituzioni italiane. Se ad esempio i Carabinieri ricevono la segnalazione che un padre minaccia la figlia perchè si è messa con un italiano, allora debbono sapere che si possono rivolgere alle autorità religiose della comunità di appartenenza e quali siano quelle autorità. Parlo di autorità religiose, perché ci sono altre Sanaa, figlie di famiglie cristiane dell’Africa equatoriale ed è indispensabile conoscere i pastori delle comunità evangeliche.
I sentimenti dei ragazzi si muovono molto più rapidamente della nostra capacità di costruire strumenti di mediazione. Mi ha colpito molto che, durante i funerali di Sanaa, quando l’Imam ha detto a Massimo, il fidanzato di Sanaa, che se si fosse rivolto a lui avrebbe potuto cercare un dialogo con la famiglia di lei, il ragazzo italiano abbia detto che gli pareva una buona idea, ma che non sapeva nemmeno che un Imam, a Pordenone, ci fosse. Evidentemente la stessa famiglia di Sanaa era tanto chiusa all’esterno da non far venire in mente nemmeno a Sanaa di ricorrere ad una mediazione.
L’amore che legava Sanaa e Massimo è la grande forza creativa, la parte migliore degli umani. Con l’amore noi costruiamo, con l’odio distruggiamo. Il più grande dei poeti italiani, più di settecento anni fa, ha scritto un verso magnifico: “Amor che move il sole e l’altre stelle”. Dante ci dice che l’amore muove tutte le cose del mondo.
Dio chiese ad Abramo, per misurarne la fedeltà, di sacrificargli il primogenito, Isacco. Ma nel momento in cui, affranto dal dolore, stava per farlo, glielo impedì. Qual è il significato profondo di questa storia? Io credo che Dio ci dica che la vita dei nostri figli è sacra. Anche per questo a questi figli dobbiamo dare fiducia. Essi ci ascoltano, ma soprattutto ci guardano e giudicano, capiscono se c’è coerenza fra le cose che diciamo e la vita che conduciamo. I figli si allontanano da noi, debbono farlo. Ma, se siamo stati buone madri e buoni padri, poi ritornano. Dobbiamo dar fiducia ai nostri figli, loro edificheranno un mondo molto migliore di questo nostro, pieno di violenza.
È questo il messaggio che ci lascia la storia di Massimo e Sanaa. Alla fine di tutto, resterà solo il ricordo del loro amore.

Giovanni Zanolin
Assessore alle Politiche sociali
del Comune di Pordenone


lunedì 21 settembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Da mort voio farme cremar.
V: Giusto, quando se rimane secchi se se fa' cremar.

Coperton Buick

giovedì 17 settembre 2009

Steel String - Corso di liuteria: terza puntata

Terza ed ultima lezione del corso di liuteria per steel string.
Ogni lezione la trovate in Across the Blog al tag Steel String.

I Buick ringraziano Mastro Gigi of Santa Foca per aver donato a questo blog la propria opera, frutto d'intelligenza e passione.
Caro Gigi non dimenticare che questo posto è anche il tuo posto. Quando vuoi butta su legna.

___________________________________________

Dopo l’introduzione della parte teorica passiamo alla presentazione del progetto.

Innanzi tutto i riconoscimenti (credits).

Il progetto è tratto dalle indicazioni fornite dal libro “Guitarmaking Tradition and Technology” di Natelson e Cumpiano che tratta la costruzione di una chitarra classica e di una steel string flat top. Il modello di strumento presentato è, nella nomenclatura Martin’s, il Grand Auditorium con scala di 25,4” e 14 tasti liberi all’attaccatura del manico.

Il progetto fornisce i dettagli di ciascuna parte dello strumento proponendo per il profilo del manico (sezione trasversale) la forma a semicerchio, modificabile comunque a piacere.

Va sottolineato che il sistema di misura utilizzato nel libro è quello Imperiale (pollici etc.) dove le misure piccole sono espresse in frazioni (es. 2/64”).

Nella trasposizione nel sistema metrico decimale ho operato degli arrotondamenti, cercando di rispettare le misure date dall’autore.

Ho mantenuto 2 cifre decimali dopo il millimetro solo nelle misure relative alla posizione dei tasti e alla compensazione della scala.

Il progetto, ovviamente, non tratta le fasi e le tecniche di costruzione; l’argomento è talmente vasto che sarebbe stato impossibile trattarlo nei ns. brevi incontri.

Per informazioni sulle tecniche di costruzione ci sono numerosi siti, sia di dilettanti che di professionisti, che forniscono istruzioni dettagliate, basta cercare “guitar building”.

Un’ultima precisazione: il progetto viene fornito nel formato DWG 2005, nel layout sono presenti 2 tavole stampabili in scala 1:2.

Quest’ultima puntata e le tre precedenti non sono ovviamente esaustive, data la vastità dell’argomento, ma mi auguro siano state di stimolo alla vostra curiosità.

Buon divertimento.

Mastro Gigi of Santa Foca
















































Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Come vala coi ociai novi
V: Benon, li tegno su anca soto la doccia e quando vado a dormir.


Coperton Buick

La pigrizia

Quando la pigrizia
affonda i suoi artigli nelle ossa della schiena,
schiacciandoti a terra senza il bisogno
della legge di Newton,
allora senti tutta l’impotenza della volonta’.
La remota voglia di svincolarsi
sfuma man mano che le forze vengono meno,
il suolo diventa l’unico contatto possibile,
l’immobilita’ blocca ogni resistenza.
Solo quando non c’e’ piu’ nessuna possibilita’,
la pigrizia si sceglie un’altra vittima,
decide d’allargare il proprio Harem,
per inserire un nuovo trofeo.

Coperton Buick

venerdì 11 settembre 2009

Ma vattene fuori dai coglioni!!!

Zapatero e lo show di Berlusconi
"Taccio per rispetto istituzionale"


PARIGI - "Se mantengo il silenzio è per un segno di rispetto e cortesia istituzionale". Il primo ministro spagnolo Josè Luis Zapatero risponde ai giornalisti, a margine del suo incontro a Parigi con il presidente francese Sarkozy, e così si esprime all'indomani della conferenza stampa che ha tenuto alla Maddalena con Silvio Berlusconi al termine dell'incontro bilaterale Italia-Spagna.
(Repubblica)

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: gatu comprà i ociai novi?
V: No, i è de seconda man, ciolti da un pensionà che li usava sol la domenega.

Coperton Buick

giovedì 10 settembre 2009

Salviamoci la pelle

Storie e pensieri del Conte Racelio Fighessa di Milano Marittima


Finalmente se ne sono andati,
portandosi via i loro asciugamani e sederi arsi dal sole.
Non si sente piu’ l’odore insopportabile di quelle creme alla vaniglia che,
mi appesantivano la testa gia’ dal mattino.
Il mare e’ tornato ad essere quello che e’,
il miglior posto dove immergere i piedi,
appoggiare lo sguardo insieme ai pensieri erranti.

Coperton Buick

lunedì 7 settembre 2009

Meeting across the river

Le ultime fatiche discografiche di Springsteen sono state recensite, dagli addetti ai lavori, come album prescindibili o al massimo dignitosi, puntando sulla questione di cosa ancora questo uomo potesse dare alla sua produzione, dopo aver ereditato il gene del R’N’R’ e averlo traghettato dal dopo Elvis ad oggi.

Parto da questa considerazione per dire, una volta per tutte, cosa veramente dobbiamo ancora aspettarci dall’uomo di Freehold, dopo questa ennesima notte torrida di benessere.

Quale altra emozione e’ lecito attenderci, quale sussulto, pelo dritto, mani sudate, quale lacrima o brontolio di stomaco puo’ essere possibile, dopo questa lunga cavalcata che ha, negli anni, attraversato mezza Italia, calcando i palchi di grandi e piccole citta’.

Il concerto di Udine aggiunge un’altra stella al pluridecorato menestrello del Jersey, questo “Meeting across the river”, l’incontro al di la’ del fiume, al di la’ dal Tiliment, conferma lo status e la gerarchia nella nomenclatura dell’ Histoire du Rock.

Certo il live set non crea quella tensione emotiva delle performance precedenti, pur proponendo alcuni pezzi che si attendono sempre come miracoli, ma lo show e’ una gran festa, ha il sapore della sagra, dei fuochi d’artificio delle feste d’Agosto, del balliamo tutti insieme novelli ed attempati.

Comunque tu lo condisca Bruce non si scuoce mai, rimane sempre al dente, la salsa con il pesto o pomodoro e basilico, rendono i rigatoni, mezze penne e fusilli sempre d’un sapore per palati fini.

Questa mia avventura live cominciata un quarto di secolo fa’, ha trovato la sua giusta conclusione in provincia, vicino casa, in modo che il viaggio fosse adeguato alle energie e risorse attuali rimaste.

Questo Elisir l’abbiamo pagato bruciando cisterne di carburante, gomme, olio, abbiamo buttato giu’ decine di caffe’, birre, fumato stecche di sigarette, urinato in tutti Grill possibili, abbiamo sniffato km. di tangenziale, ore di code ai caselli e ai tornelli degli stadi.

Abbiamo lasciato per strada qualche cappello, quelli rimasti hanno preso quel colore da ricordarci che il piu’ e’ stato fatto.

Quindi e’ giusto fermarsi per assaporare questa lunga storia, godersi il meritato riposo guardando i trofei accumulati, e’ arrivato finalmente quel momento per sistemare i vari biglietti, custoditi meglio della Sindone, in ordine cronologico oppure tentare una classifica, fin qui’ impossibile da proporre.

In verita’ ci sarebbe sempre quel desiderio del set acustico per pochissimi intimi nel giardino o sotto il porticato di casa, attorno ad un tavolo imbandito del necessario per fronteggiare l’emozione che ti stramazza a terra, ma se questo dovesse disattendere quel sogno creato giorno dopo giorno e notte dopo notte, allora Goodbye caro Bruce, a te auguro ancora mille palchi e mille citta’, mille applausi ed ovazioni, alzate d’indice per zittire o esaltare fans, a me la poltrona da pensionato con telecomando incorporato per il digitale terrestre, satellitare e lunare, dove consumare una bella frittatona con cipolla, birra rossa gigante e , figlie e moglie permettendo, ruttone libero.


Coperton Buick

mercoledì 2 settembre 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cosa pensitu dele Escort
V: Bele, ma mi preferivo le Taunus

Coperton Buick

martedì 1 settembre 2009

I Buick fanno causa

Semo zente de Borgomeduna,
ne piase el vin, ne piase la prugna
Semo zente de Borgomeduna
lalala lalala lalala
(Semo zente de Borgomeduna)

I legali dei Buick fanno causa alla Noberasco, ditta leader nella produzione di frutta secca.
L'uffico legale della più grande rock'n'roll band del mondo
contesta all'azienda italiana di non essersi limitata alla produzione di prugne ma di "aver plagiato opera artistica ed intelettuale come, nella fattispecie, l'inneggiamento alla prugna, ovvero il cantar di lode o decantare cosa, atto o essere vivente."
La campagna pubblicitaria della Noberasco ha dunque violato, per scopi puramente commerciali, ogni norma in materia di copyright e di marchi riservati.
I legali dei Buick hanno chiesto un risarcimento di dieci milioni di dollari oltre alle spese legali, parcometri, telefoni e altre rote de coioni.
(s.b.)



Per la libertà di stampa

FIRMA L'APPELLO DI REPUBBLICA

L’attacco a "Repubblica", di cui la citazione in giudizio per diffamazione è solo l’ultimo episodio, è interpretabile soltanto come un tentativo di ridurre al silenzio la libera stampa, di anestetizzare l’opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni, in definitiva di fare del nostro Paese un’eccezione della democrazia. Le domande poste al Presidente del Consiglio sono domande vere, che hanno suscitato interesse non solo in Italia ma nella stampa di tutto il mondo. Se le si considera "retoriche", perché suggerirebbero risposte non gradite a colui al quale sono rivolte, c’è un solo, facile, modo per smontarle: non tacitare chi le fa, ma rispondere.

Invece, si batte la strada dell’intimidazione di chi esercita il diritto-dovere di "cercare, ricevere e diffondere con qualsiasi mezzo di espressione, senza considerazioni di frontiere, le informazioni e le idee", come vuole la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, approvata dal consesso delle Nazioni quando era vivo il ricordo della degenerazione dell’informazione in propaganda, sotto i regimi illiberali e antidemocratici del secolo scorso.


Stupisce e preoccupa che queste iniziative non siano non solo stigmatizzate concordemente, ma nemmeno riferite, dagli organi d’informazione e che vi siano giuristi disposti a dare loro forma giuridica, senza considerare il danno che ne viene alla stessa serietà e credibilità del diritto.


Franco Cordero

Stefano Rodotà

Gustavo Zagrebelsky

FIRMA L'APPELLO

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Sotu rientrà?
V: Si, anca se me par de essere ancora tant fora.

Coperton Buick

giovedì 27 agosto 2009

L'Italia cambiata

Anche da Mediaset no allo spot del film che racconta l'ascesa delle tv di Berlusconi
La tv di Stato esigeva un contraddittorio per rispettare il pluralismo
La Rai rifiuta il trailer di Videocracy
"E' un film che critica il governo"

"Siamo in uno di quei casi in cui si è più realisti del re - dice Procacci - Ci sono stati film assai più duri nei confronti di Berlusconi come "Viva Zapatero" o a "Il caimano", che però hanno avuto i loro spot sulle reti Rai. E il governo era dello stesso segno di oggi. Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l'Italia è cambiata".
Repubblica





martedì 18 agosto 2009

Addio a Fernanda Pivano


"I miei adorati scrittori americani mi accompagnavano durante la guerra facendomi coraggio con le loro storie". E lei, Fernanda Pivano, la compagna italiana degli scrittori americani, si è spenta in una clinica privata di Milano, un mese dopo il suo novantaduesimo compleanno.

venerdì 31 luglio 2009

Me piase

Me piase el R’n’R’
anca se le’ Jazz,
me piase el vin
anca se le’ Sweeps.
Me piase la pasta
anca se le’ minestron,
me piase la calma
anca se le’ confusion.
Me piase la sniapa
anca se le’ gasosa,
me piase el color blu
anca se le’ rosa.
Me piase la seta
anca se le’ sgarpie
me piase el profumo
anca se sa’ da pie.
Me piase far el serio
anca se digo monae,
me piase la verita’
anca se le’ robe inventae.

Coperton Buick

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: I dis che par l’economia, ghe sara’ la ripresa.
V: Par mi sen ancora nel primo tempo.

Coperton Buick

giovedì 30 luglio 2009

Se

Se le femene
no vesse la mona,
se no lampasse
quando che tona.
Se me mancasse
la poltrona,
e in television
na gran tettona.
Se usassi
i rimedi della nona,
se no vessi
la femena parona.
Se magnassi
sempre faraona,
e in testa
vessi la corona.
Se vessi
na bela Croma,
andria in vacanza
fin a Barcellona.

Coperton Buick

mercoledì 29 luglio 2009

venerdì 24 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El can le’ el meio amigo dell’omo.
V: Chissa’ s’el tuo le’ d’accordo.


Coperton Buick

mercoledì 22 luglio 2009

Velo bianco

Il velo bianco
che copre il viso della sposa,
per proteggerla dall’emozione
e dalla timidezza.

La vela bianca
che erge sull’albero,
per guadagnar nodi
ed abbandonare porti.

Il velo bianco
che si stende pietosamente,
sulle nostre vergogne
e le nostre ipocrisie.

Il velo bianco
che copre le vittime,
i caduti e gli innocenti
i vili ed i perdenti.

Il velo bianco
che sventola a bandiera,
per gettare la spugna
e sposare la resa.

Il velo bianco
che il tempo ci indossa,
per cambiarci le facce
e qualche volta le teste.

Coperton Buick

venerdì 17 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El me dotor, vardando le analisi, ga’ capìo che l'è tant che no vado a cior vin.
V: El mio invese, ga capìo che go da tornarghe.


Coperton Buick

giovedì 16 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Stasera a Udine, finalmente arriva la Madona.
V: Pensa da quanti ani, i Furlani, i la invoca.

Coperton Buick

mercoledì 15 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Che differensa elo tra la destra e la sinistra?
V: La prima ga’ un paron sensa partito, la seconda un partito sensa paron.

Coperton Buick

lunedì 13 luglio 2009

Rumoroso silenzio - Diritto alla rete


DOMANI 14 LUGLIO 2009
IL PRIMO SCIOPERO DEI BLOGGER AL MONDO.
PER LA LIBERTÀ IN RETE!


Per la prima volta nella storia della Rete i blog entrano in sciopero.
Accadrà domani, 14 luglio, con una giornata di rumoroso silenzio dei blog italiani contro il disegno di legge Alfano, i cui effetti sarebbero quelli di imbavagliare l'informazione in Rete.
Il cosiddetto obbligo di rettifica, pensato sessant'anni fa per la stampa, se imposto a tutti i blog (anche amatoriali) e con le pesanti sanzioni pecuniarie previste, metterebbe di fatto un silenziatore alle conversazioni on line e alla libera espressione in Internet.

Domani 14 luglio dunque, invece dei consueti post, i blog italiani metteranno on line solo il logo della protesta, con un link al manifesto per il Diritto alla Rete: http://dirittoallarete.ning.com. Sul network verrà pubblicato inoltre uno slideshow di tuti i blogger imbavagliati che hanno aderito.

L'iniziativa prevede anche un incontro-sit in piazza Navona a Roma, alle ore 19 di martedì 14 luglio, e un simbolico imbavagliamento sia dei blogger presenti sia della statua simbolo della libertà di espressione, quella del Pasquino.

Hanno aderito all'iniziativa blogger di ogni area politica (ma anche non politici) ed esponenti di diversi partiti e associazioni.

Tra gli altri: Ignazio Marino, Vincenzo Vita, Mario Adinolfi e Francesco Verducci (Pd); Antonio Di Pietro (Idv): Pietro Folena (Partito della Sinistra Europea); Amici di Beppe Grillo di Roma, Calabria e Taranto; Articolo 21; Sinistra e Libertà; Per il Bene Comune; Partito Liberale Italiano (PLI).

Hanno aderito a titolo personale anche Giuseppe Civati, Sergio Ferrentino, Massimo Mantellini, Alessandro Robecchi, Claudio Sabelli Fioretti, Ivan Scalfarotto, Luca Sofri, Marco Travaglio e Vittorio Zambardino.

Anche alcuni parlamentari della maggioranza (come Antonio Palmieri e Bruno Murgia), seppur non verranno in piazza, hanno espresso la loro contrarietà alla norma imbavaglia-Rete presente nel ddl Alfano.

Sarà in piazza Navona anche il professor Derrick de Kerckhove, guru della Rete e docente all’Università di Toronto. Verrà infine annunciata la costituzione della “Consulta permanente per il Diritto alla Rete”: avrà l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto tra il mondo della Rete e la politica, che tenga conto della libertà di espressione e di informazione, e soprattutto delle necessità di chi la Rete la vive ogni giorno come utente e cittadino.

DIRITTO ALLA RETE

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Secondo ti, bisogna sempre dir quel che se pensa?
V: Basteria pensar a quel che se dis.

Coperton Buick

sabato 11 luglio 2009

News

Radiounomusica propone un'eccezionale esclusiva radiofonica: Bruce Springsteen & The E Street Band al Festival di Glastonbury, in Inghilterra. Concerto registrato il 27 giugno scorso.
In onda martedì 14 luglio alle ore 21.00.

DIRITTO ALLA RETE - APPUNTAMENTO 14 LUGLIO 2009 - PRIMO SCIOPERO DEI BLOGGER

venerdì 10 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Chi elo le persone de mesa eta’?
V: Quei chi core in meso alla strada la Domenega e d’ista’ alloggia in mesa pension.

Coperton Buick

mercoledì 8 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Ai funerai ghe s’era anca la salma.
V: El mort ga’ sempre da esser presente.

Coperton Buick

lunedì 6 luglio 2009

Lettera ai Presidenti gruppi parlamentari

Internet, 16 giugno 2009
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari
Senato della Repubblica
ROMA
Egregio Presidente,
il ddl 1415A approvato alla Camera dei Deputati l’11 giugno u.s. ha, da più parti, sollevato numerosi dubbi e perplessità in ordine alla sua legittimità costituzionale e, più in generale, all’opportunità degli interventi normativi che, attraverso esso, si intendono realizzare.
Vi è, tuttavia, un profilo, sin qui, rimasto nell’ombra e poco approfondito nei dibattiti di questi giorni: si tratta del contenuto del comma 28 dell’art. 1, la cui infelice formulazione – ammesso anche che tale non fosse l’effettiva volontà del suo estensore – rischia di determinare un’inammissibile limitazione della libertà di manifestazione del pensiero in Rete che spingerebbe, rapidamente, l’Italia in una posizione ancor più arretrata di quella che attualmente occupa (è quarantaquattresima) nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione.
La citata previsione, infatti, sembrerebbe assoggettare il responsabile di qualsiasi “sito informatico” allo stesso obbligo di rettifica che la Legge sulla stampa (n. 47 dell’8 febbraio 1948) pone a carico del direttore responsabile delle testate giornalistiche.
L’omesso adempimento a detto obbligo entro 48 ore – esattamente come accade nel caso di una testata giornalistica – comporterebbe per il responsabile del sito informatico la condanna ad una sanzione pecuniaria fino a 25 milioni di vecchie lire.
Come comprenderà, tuttavia, non si può esigere da chi fa informazione on-line in modo non professionistico l’adempimento ad un obbligo tanto stringente quale quello di provvedere alla rettifica di ogni inesattezza eventualmente pubblicata sul proprio sito informatico e, egualmente, non si può pretendere che a ciò provvedano i responsabili di siti informatici che ospitano contenuti pubblicati da soggetti terzi.
Difficoltà facilmente intuibili di ordine tecnico, organizzativo ed economico, infatti, ostano al puntuale adempimento ad un simile obbligo ed esporrebbero, pertanto, in modo pressoché automatico, i responsabili dei “siti informatici” al rischio di vedersi irrogare sanzioni pecuniarie che, nella più parte dei casi, appaiono idonee a determinare l’immediata cessazione di ogni attività di informazione on-line.
La Rete costituisce il primo mezzo di comunicazione di massa nella storia dell’uomo capace di dare concreta attuazione alla libertà di manifestazione del pensiero e la possibilità di utilizzarla è stata di recente definita dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Costituzionale francese – sebbene sotto profili diversi - un diritto fondamentale dell’uomo e del cittadino.
A quanto precede deve essere aggiunto che l’istituto della rettifica – già anacronistico ed inefficace nel mondo dei media tradizionali – risulta privo di ogni utilità nel contesto telematico nell’ambito dei quale ciascuno è – salvo casi eccezionali – sempre libero di contrapporre ad un’informazione, un’altra informazione di segno opposto ed idonea, come tale, a rettificare quella originaria senza l’esigenza di alcuna collaborazione da parte dell’autore di quest’ultima.
Alla luce delle brevi considerazioni che precedono, pertanto, Le chiediamo di presentare e votare – non appena il ddl 1415A approderà al Senato – un emendamento idoneo a chiarire che l’obbligo di rettifica di cui al comma 28 dell’art. 1 del DDL c.d. Intercettazioni deve applicarsi esclusivamente ai siti informatici di testate telematiche soggette all’obbligo di registrazione alla stregua di quanto disposto dalla Legge n. 47 dell’8 febbraio 1948 ovvero ai soli siti internet attraverso i quali vengono diffuse informazioni prodotte nell’ambito di un processo professionale realizzato nell’ambito di una struttura imprenditoriale e redazionale.
In assenza di tale intervento, il Senato della Repubblica, si assumerà la responsabilità – da condividere con il Governo e con quanti alla Camera dei Deputati hanno votato a favore del ddl in questione – di aver contribuito a scrivere una delle pagine più buie della storia moderna di un Paese che, come il nostro, ambisce a considerarsi democratico: quella attraverso cui si saranno privati i cittadini italiani dell’utilizzo di uno strumento che avrebbe, invece, loro potuto restituire l’esercizio effettivo di quella libertà di manifestazione del pensiero che la nostra Corte Costituzionale ha già definito “pietra miliare di ogni ordinamento democratico”.
Augurandoci che vorrà sottrarre il Senato della Repubblica a tale responsabilità e che pertanto darà seguito alla nostra richiesta, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti,


Istituto per le Politiche dell’Innovazione

Firma

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Ghe vol 'na vita par andar in pension.
V: E la pension no te fa viver n’altra vita.

domenica 5 luglio 2009

Live in Dublin

RIASCOLTI
SOUL DRIVER
ovvero il disco che gira e rigira in macchina

Questo è un disco strepitoso.
Il più grande live ufficiale di Bruce.
Il dvd è spettacolare.
Posologia: si consiglia di unire casse, ampli e Guinness al televisore
e servire il tutto con il volume della festa.

s.b.

sabato 4 luglio 2009

Cansoneta balneare

Varda che bela bionda
in riva’l mar l’alsa l’onda,
poreti quei dell’altra sponda
che no ghe vien e no ghe abbonda.

Varda che bela mora
quando dal mar vien fora,
se sente na scia che odora
de latte de cocco e crema de mora.

Varda che bela rossa
le’ malisiosa e fa’ la prima mossa,
sento dentro el costume na gran scossa
che me smove anca le ossa.

Varda quela ossigenata
par na Venere imbalsamata,
e quando la mostra l’altra facciata
ho capio che no le’ la me giornata.

Coperton Buick

venerdì 3 luglio 2009

Manazzons, la storia in un dvd

Messaggero Veneto — 02 luglio 2009 pagina 08 sezione: PORDENONE
PINZANO. Un progetto multimediale che racconti, grazie ai contributi degli stessi abitanti, la storia e il territorio di Manazzons, frazione in comune di Pinzano al Tagliamento. Il progetto è partito da Umberto Tomasello, e porterà alla realizzazione di un dvd che sarà distribuito dal Circolo culturale del paese collinare. «Sto raccogliendo – ha spiegato il promotore – sia materiale fotografico che documenti tipo pergamene, in modo da raccontare al meglio e allo stesso tempo far conoscere questo territorio». Il passaparola sta attraversando tutto il paese: gli abitanti di Manazzons sono infatti stati invitati ad aprire i cassetti e mettere a disposizione vecchie foto e altri documenti rilevanti per ricostruire il passato della propria comunità. Si possono anche direttamente scannarizzare e inviare ai curatori del progetto. Internet sta infatti facendo da cassa di risonanza per questa realizzazione, visto che se ne sta parlando da un po’ sui due gruppi di Facebook dedicati alla frazione pinzanese. Il primo si chiama “Manazzons forever”, ed è nato principalmente per raccogliere aneddoti e notizie di emigranti sparsi in tutto il mondo. Inoltre, nell’idea iniziale dei promotori, sarà come un giornale dove si troveranno notizie utili per gli abitanti attuali e quelli per l’appunto emigrati. L’altro gruppo è quello del Circolo culturale. Sono già segnalati i due prossimi appuntamenti che si terranno a Manazzons. Il 10 agosto la tradizionale Festa dei fichi in piazza, evento in onore di tutti gli emigranti, specialmente quanti andati in Francia, i quali proprio in estate tornano in Friuli per trascorrere un po’ di tempo con parenti e amici. Il 10 novembre, infine, Festa della Madonna della salute, con assaggio di piatti di pesce e raccolta di fondi per beneficenza. (d.f.)

ORRIU per far cadere il condottiero

ORRIU
ORRIU. Strumento arcaico che emmete un suono stridulo usato dai SARDI per disarcionare i cavalli,facendo cadere il condotiero.
E' detto pure il raglio dell'asino. Animale paziente quanto poco o per nulla tonto. E ben sì o usiamo lo strumento musicale affinchè detto condottiero vega disarcionato, e cadendo vega curato per benino e con lunga convalescenza da trascorrere da Noi. Si dice: A MOLENTE MASCRU LU MONTAS UNA VORTA SOLU
Lettore repubblica.it

mercoledì 1 luglio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Com’elo el formaio vecio che t’ha ciolt.
V: Fresco de giornata.

Coperton Buick

lunedì 29 giugno 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Co sta crisi, i lavoratori ie’ a meso servisio.
V: Dopo el part-time, inventera’ la mesa stagion.

Coperton Buick

giovedì 25 giugno 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cos’elo el Futurismo.
V: Roba de na volta.

Coperton Buick

martedì 23 giugno 2009

EMERGENZA DEMOCRATICA

Vergogna
per il direttore del tg1


LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA RAI, PAOLO GALIMBERTI
di Giulietto Chiesa

Egregio Presidente, lo scandalo di un Presidente del Consiglio “utilizzatore finale” è già mondiale. A questo si aggiunge lo scandalo del telegiornale di RAI Uno e del suo direttore Minzolini, che è riuscito a oscurare completamente, per giorni e giorni, ogni notizia al riguardo.
Siamo di fronte a palese incompetenza professionale, a palese violazione del codice deontologico del giornalismo, a palese disprezzo dell'impegno preso all'assunzione dell'incarico di una informazione completa e imparziale. Ce n'è quanto basta per un licenziamento in tronco per giuste e concomitanti cause. Lo mandi a casa, Presidente. Non resterà comunque disoccupato.
Giulietto Chiesa

FIRMA L'APPELLO LANCIATO DA PANDORA TV

La vicenda delle feste private a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa oltre a mettere alla berlina la particolare condotta privata del Presidente del Consiglio, ha messo in evidenza ancora una volta il deterioramento progressivo e inarrestabile dell’informazione italiana.

La stragrande maggioranza dei cittadini, che ancora apprende le notizie dalla televisione, non è stata informata sulla scandalosa agenda proposta dai telegiornali delle reti principali.

In particolare il Tg1 ha continuato per giorni a nascondere o camuffare l’inchiesta di Bari e a dedicare alla notizia solo uno spazio irrilevante, che certo non rende merito alla gravità di una situazione che suscita invece grande interesse sui media di tutto il mondo.

Quello del direttore del Tg1 Augusto Minzolini è un comportamento da censurare, quello sì, e che pone di nuovo il problema del rispetto del codice deontologico oltre a quello annoso delle nomine politiche dei vertici dell’informazione del servizio pubblico.

Per questo, i firmatari di questo appello chiedono al presidente della Rai Paolo Garimberti il licenziamento del neodirettore del Tg della rete ammiraglia, Augusto Minzolini. Sarebbe un gesto di riparazione nei confronti dei cittadini italiani e un piccolo simbolico passo verso il ristabilimento della decenza nel nostro paese.

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Per il Minzolin calza a pennello un sonetto di Pasolini:
Sei cosi ipocrita che quando l’ipocrisia ti avrà ucciso
andrai all’inferno e ti crederai in paradiso.

stock buick -

Gnocca continua

Gnocca continua
Non gliene va bene una, alle Eve Braun che si accalcano nel bunker del fuhrerino da fureria. Denunciano il complotto di D’Alema, poi si scopre che il pm barese Pino Scelsi che indaga su Puttanopoli è lo stesso che indagò su una mazzettina a D’Alema (prescrizione). Allora ecco un altro scoop del Giornale: «È cresciuto in Lotta continua il pm che insegue il premier». Panico negli altri house organ: erano in Lotta continua anche Marcenaro e Panella del Foglio, Briglia della Mondadori, Capuozzo del Tg5, Liguori del Tgcom. Ora il Giornale è costretto a scrivere che la nota toga rossa indaga sull’assessorato alla Sanità della giunta Vendola e sulla frequentazione tra il vicepresidente Frisullo e il noto Tarantini, «utilizzatore iniziale» delle ragazze. E le due testimoni che inguaiano Reo Silvio sono forziste sfegatate: la “escort” Patrizia e la “ragazza immagine” Barbara, candidate nella lista Fitto («La Puglia prima di tutto»). Pare pure che nell’allegra brigata si sniffasse coca, si importassero ragazze dall’Est, si molestassero telefonicamente minorenni, si sfruttasse la prostituzione. Cioè si violassero contemporaneamente il pacchetto sicurezza Maroni per l’arresto dei clandestini, la Fini-Giovanardi per l’arresto dei tossici, la legge Carfagna per l’arresto di squillo e clienti, la legge Carfagna-2 per l’arresto degli “stalker”. Non vorremmo che Al Pappone finisse dentro per una legge fatta da lui. Per intanto Calderoli, che aveva proposto la castrazione fisica dei pedofili («un bel colpo di forbici, e zac!»), non lo fanno più entrare a Palazzo Grazioli. Non si sa mai.
Marco Travaglio

Zio Mario

Zio Mario

La roda gira
ma la camera d’aria no tien,
su sta strada de buse
piena de letame e fien.
La bici fa’ fadiga
e mi ancora de piu’,
che son qua’ tut suda’
co la schena brusada dal sol.
Ho tira su’ le braghe al genocio
par no sporcarme co la caena,
e la borsa sora el manubrio
se ciapa dentro i raggi.
Go’ tutte ste medicine
da portar a me sio,
che ghe ne ciapa cusi’ tante
da no starghe drio.
Non so de cos che’l sia mala’
forse no i lo sa’ nianca lu’,
ma el dottor par no sbagliarse
ghe a dito che cusi’ el se tira su’.
Me sio Mario
vecio operaio della zanussi,
l’unico trofeo che’l ga’ porta casa
le la so tuta blu,
i la tien come na reliquia
da esibir in salotto,
in occasion de qualche visita parenti.
In vita sua el ga’ monta’ oblo’ par lavatrici
el ga’ quindi na vision tonda delle robe,
i so colleghi i lo ciamava
el copernico de Porcia.
Quaranta ani de linea
quaranta de mensa,
quaranta de macchineta del caffe’,
quaranta de timbradora e
quaranta de postura a 90 gradi.
Con la liquidasion le’ anda’ in Canada
a trovar so fradel Venansio,
trenta giorni a meno trenta gradi,
l’unico volta che le usio par cior la posta
se ga’ frattura’ un polso.
All’aeroporto i voleva segarghe el ges
par veder sel portava droga,
na volta rimes pie’ in Italia
nol se ga’ piu’ mos da Topaligo.
E mi son qua’ che ghe porto su e so’ ste medicine
par el cuor, par la pression, par el diabete
e par tut el resto.
Questo le’ me sio Mario
un dei tanti che ga’ fat na vita da median,
i amici del bar i l’ha sempre scoiona’
disendo che la vita le na roda che gira
che’l cerchio poi se chiude.
Ma lu’ de suo invese,
pensa che la vita
sia come i oblo’ che’l ga’ monta’,
chi ga’ da serarse ,
sempre che la guarnision sia messa ben.

Coperton Buick