ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

martedì 31 marzo 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Par cominsiar, che tipo de computer me consiglitu?
V: Quel analogico.

(Coperton Buick)

lunedì 30 marzo 2009

Gran Torino



"Quanti topi di fogna possono starci
dentro una stanza!?"


(s.b.)

La Dora

Quando passava la Dora
uscivamo tutti a guardarla,
sui pedali della bicicletta
e l’occhio malizioso,
il vento amico che le soffiava
la gonna verso il cielo.
Odorare la nativita’
e la voglia di parteciparvi,
i suoi lunghi cappelli a disegnare
l’onda da seguire.
Quando passava la Dora
ne tuoni, tempesta o bora,
non si vedeva l’ora
di spalancare gli occhi.
La Dora era per ogni stagione
e per ogni sguardo,
alla Dora si perdonava tutto
anche il suo far testardo.
La Dora era la tregua
nella guerra,
era la primula rossa che
copriva tutta la terra.
La dora andava e tornava
a dieci o cento all’ora,
non c’era pensiero cosi rapido
da starle dietro.
La Dora ti mandava fuori
se ci andavi dentro,
ti lasciava ogni volta
con una domanda diversa.
Ah la Dora!!
se ci fosse solo per un’ora,
ma non resta che sognarla
per godersela ancora.

Coperton Buick

giovedì 26 marzo 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: 'na volta se lavorava anca par meter via, par far un fià de cassa.
V: Oggi no se lavora più, ma se fa cassa…..integrasion.

Coperton Buick

mercoledì 25 marzo 2009

Salviamoci la pelle

Storie e pensieri del Conte Racelio Fighessa di Milano Marittima


Alla domanda su che cos’è la cultura, oggi rispondo che, è quella cosa che ti avvicina più d’ogni altra a quello che, ciascuno per sé, desidera avere e vorrebbe essere.

Coperton Buick

martedì 24 marzo 2009

Ma dici a me?

Taxi Driver - 1976

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El Papa ga dito che no serve el preservativo par l’Aids.
V: El ga reson, se lo ciapa tranquillamente sensa.

Coperton Buick

mercoledì 18 marzo 2009

Simba

THE LION SLEEP TONITE
(si spera)

Mi chiamo Simba Enjoy. Sono nato a Marsure 60 giorni fa.
Appartengo alla tribù inglese dei Golden Retriever,
tribù di cacciatori e riportatori su terra e acqua.
Da oggi vivo
di fronte ad una vigna,
in un paese dal nome impossibile.



Flash

Ieri al Paramount Theater di Asbury Park sono iniziate le prove del tour.
Le canzoni provate sono state:
Prove di tour

1. Outlaw Pete.
2. My Lucky Day.
3. Working on a Dream
4. What Love Can Do and
5. This Life.
Con frequenti stop e riprove in varie parti delle canzoni.
La band ha poi continuato senza Bruce provando alcuni pezzi tra cui Out in the street, Prove it all night e Born in the USA.
Clarence non era presente, ma lo sarà nei prossimi giorni.
Da registrare invece la presenza di Jay Weinberg, il figlio di Max, che ha dichiarato (tranquillizzando la platea presente - n.d.r.) che era lì solo per dare un' occhiata...

Coperton Buick

martedì 17 marzo 2009

Salviamoci la pelle

Storie e pensieri del Conte Racelio Fighessa di Milano Marittima


I bambini quando sono stanchi piangono, gli adulti bestemmiano ed imprecano.
Basterebbe piangere per sfogarsi, quindi ritornare bambini.

Coperton Buick

domenica 15 marzo 2009

Go cercà

Go cercà

Go cercà de star al passo
de vardar pi avanti che indrio,
de no farme stacar
e seguir la strada de quei altri.
Go cercà d’esser pi morbido
de scoltar sensa replicar,
go tirà fora le man de tasca
par farme aiutar.
Go cerca’ un modo de star al mondo
pensar de no esser l’unico sul pianeta,
go cercà de remar nella diresion
contraria alla me testa.
Go cercà de no farme vardar mal
de farme regalar boni consigli,
go compra’ na camisa
da intonar alla giacca.
Go cercà pi volte
de ribaltarme l’anima,
ma no le nient da far
no le medisine par naufraghi.
No le nissun che cambia
el to vento,
no ghe se sguardo e ordine
che te seri in galera,
no ghe se omini o femene
chi te estirpi el dolor.
No ghe se verso o diresion
ghe se sol quel che te si,
e se qualcun de not
te roba qualcosa,
ghe sarà sempre na parte
che no se porta via nissun,
quella maledetta parte che rimane sempre.

(Coperton Buick)

venerdì 13 marzo 2009

Dedica, Paul Auster - Pordenone

Dedica Festival 15^ Edizione
libri incontri musica teatro cinema mostre
Pordenone
21 marzo 4 aprile 2009


Le nostre vite
ci guidano
secondo schemi
che
non possiamo controllare,

e con noi non rimane quasi nulla.
Le cose muoiono
quando noi moriamo,
e in verità moriamo
tutti i giorni

Paul Auster

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Nel campo della finansa…
V: No cresse el mais.

Coperton Buick

martedì 10 marzo 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: No se smette mai co le seghe mentali.
V: No se smette mai co le seghe.

____________________________

A: A proposito de 8 marso, na femena sa’ sempre con chi andar.
V: E specialmente con chi venier.

(Coperton Buick)

sabato 7 marzo 2009

Legends

Lou Reed, Bob Dylan, Tom Petty and Randy Newman
(Tom Sutpen archive)

Cultura

La cultura fa paura?
la cultura va’ finchè dura,
la cultura è tardiva o prematura
la cultura è passata o futura?
La cultura evita la sepoltura
la cultura è un dono della natura?
La cultura, piu’ è alta
piu’ è pura.
La cultura fa sempre bella figura
al mare, in montagna o in pianura.
La cultura è un’ottima cura
contro ogni fregatura,
la cultura è così dura
che spazza ogni dittatura.
La cultura è una dolce tortura
e una possente armatura,
la cultura è chiara e scura
la cultura abbatte tutte le mura.
La cultura non ti manda mai in questura,
ti tira fuori dalla fognatura
e ti corregge la postura.
La cultura è l’arte che trasforma la bruttura,
la cultura è la dea della letteratura
e la venere della scultura.
La cultura non si misura
la cultura non ha un tempo di cottura,
la cultura è una magia oscura
che travolge chi, in lei, s’avventura.

(Coperton Buick)

mercoledì 4 marzo 2009

Salviamoci la pelle

Storie e pensieri del Conte Racelio Fighessa di Milano Marittima

Sono un luminare della scienza e della poesia, e a coloro che mi chiedono perchè cammino nel cortile, tra le merde di galline, rispondo che non è altro che cortesia ed umiltà.

Coperton Buick

Steel String - Corso di liuteria: seconda puntata

Eccoci al secondo appuntamento del corso di liuteria per steel string.
Ogni lezione la trovate in Across the Blog al tag Steel String.
Docente: Mastro Gigi of Santa Foca.

Tradizionalmente le chitarre steel string di qualità sono realizzate con legno massiccio (solid). Negli ultimi anni si sono comunque affermate anche chitarre realizzate con legni laminati. Anche nel campo dei laminati sono presenti diverse qualità tant’è che anche i costruttori più famosi propongono modelli, normalmente nella fascia di prezzo più contenuta, realizzati in laminato.
Tradizionalmente solo pochi tipi di legno vengono utilizzati per la costruzione della chitarra: Abete per la tavola armonica (top), negli Stati Uniti il Sitka Spruce, mogano (mahogany) , palissandro (rosewood), acero (maple) per il fondo (back) e le fasce (side).
Il manico è generalmente in mogano o acero e la tastiera di ebano o palissandro non verniciati (nelle elettriche può essere anche in acero verniciato).
In linea generale vengono usati legni provenienti da piante resinose (abete, cedro) per il top e legni duri per le fasce e il fondo.
I modelli (a detta degli esperti) più riusciti della Martin’s degli anni ’40 e ’50 avevano il fondo e le fasce in palissandro brasiliano, specie oggi non più commercializzata a causa del pericolo di estinzione della specie.

Di seguito un elenco (non esaustivo) delle varietà oggi usate negli strumenti di qualità:


Adirondack Spruce (Picea Rubens). Utilizzato nelle Martin’s ante guerra. Oggi l’uso è limitato a causa dello sfruttamento eccessivo.

Sitka Spruce (Picea Sitchensis). E’ considerata la scelta standard da tutti i costruttori di chitarre di qualità.


Englemann Spruce (Picea Englemannii). Legno molto apprezzato per il tono caldo.



Western Red Cedar (Thuja Placata). Inizialmente utilizzato per le chitarre classiche è stato in seguito adottato per le steel string. E’ caratterizzato da un tono delicato e dalla caratteristica di dare subito il massimo.

European Spruce (Picea Excelsa). Comunemente detto abete rosso è il legno più usato in Europa per la costruzione delle tavole armoniche (è il legno utilizzato da tutti i grandi liutai del passato). Famosissimo è quello della Val di Fiemme. E’ oltretutto l’abete più diffuso in Europa (quello degli alberi di natale). Il suono tende a migliorare con il passare del tempo.

Redwood (Sequoia Sempervirons). Di colore rosso scuro è simile nel comportamento al Western red cedar.


Indian Rosewood (Dalbergia Latifoglia). Palissandro indiano, legno scuro con un tono molto ricco.


Mahogany (Swietenia Macrophylla). Mogano, di colore chiaro ha un tono piuttosto secco.


Hawaiian Koa (Acacia Koa). Di colore bruno dorato cresce esclusivamente alle isole Hawaii. Simile al suono del Mogano ma con un range più esteso.


Claro Walnut (Juglans Californica). Di colore scuro da un suono che sta tra il palissandro indiano e il mogano.


Bigleaf Maple (Acer Macrophyllum). Di colore crema ha un suono ben distribuito ma senza la profondità del palissandro.


Cocobolo Rosewood (Dalbergia Restusa). Di colore rosso-arancio produce un suono caldo e profondo simile al palissandro brasiliano. Proviene dall’America Latina.


Brazilian Rosewood (Dalbergia Nigra). E’ considerato il migliore per il tono profondo e caldo. E’ inserito nella convenzione C.I.T.E.S. per le specie in via di estinzione.


African Paduk (Pterocarpus Soyauxii). Da poco utilizzato nella costruzione delle chitarre sta rapidamente guadagnando consenso. Il suono sta a mezza via tra mogano e acero. Complessivamente equilibrato. Di colore rosso-arancio scurisce con l’ossidazione.

Madagascar Rosewood (Dalbergia Baroroni). Di colore rosso tendente al marrone è considerato molto simile al palissandro brasiliano. Produce un suono potente in tutto il range.

I dati sono stati raccolti da diverse fonti e chiaramente riflettono la sensibilità ed il gusto di chi li ha espressi. Essendo il suono, al di là del fatto fisico, una questione di gusto personale potreste non trovarvi d’accordo con quanto sopra riportato.

I dati riportati in precedenza riguardano, come accennato, le essenze utilizzate dai costruttori più accreditati del mercato del mercato statunitense (compresi gli artigiani).
E’ opportuno dire che, nel corso del tempo, le chitarre sono state costruite con i più disparati tipi di legno. Per le fasce e il fondo, in alternativa alle essenze descritte in precedenza, possono essere utilizzati: ciliegio, noce, frassino, faggio, acero, ontano e altri ancora. Per il top va usato l’abete rosso o il cedro.
Una fonte alternativa, come indicato da alcuni artigiani, possono essere dei vecchi mobili di recupero (dove la stagionatura del legno è assicurata).
Chi non ha problemi di soldi può acquistare le tavole calibrate dalle falegnamerie specializzate (es. Rivolta s.n.c.).
Un particolare da non trascurare è che le tavole per liuteria vengono tagliate per quarti (quartersawn) in modo da dare robustezza e uniformità.
Se non intendete rivolgervi alle falegnamerie specializzate dovrete accontentarvi di tavole tagliate tangenzialmente.

La prossima volta parleremo del taglio del legno e delle dimensioni dei suoi componenti.

Alla prossima!

Mastro Gigi of Santa Foca.

lunedì 2 marzo 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Ah se s’avessi scriver….
V: Me dispiasaria saver leser.

Coperton Buick