Vivemmo in quel Posto
serate e notti memorabili.
Lui passava al tavolo, a volte per servire,
a volte per raccontare, a volte per cantare le nostre, le sue canzoni.
Su una delle pareti c'era anche Sir Charles Spencer Chaplin. Racconto fu che il Maestro, in una lontana notte d'inverno, si fermò a donare a quel Posto magia e mistero.
Era la stagione in cui sapevamo dar fuoco alla luna.
Il Favri era di Leandro, anzi,
il Favri era Leandro.
Un Galantuomo, nella testa e nell'anima.
Oggi, in quel di Rauscedo, il vecchio Fornasier ha ricevuto l'ultimo saluto.
(s.b.)
1 commento:
Ciao Leandro, non so se la cosa consoli più me che te, ma ovunque tu sia non sei solo, perchè porti con te un pezzo della parte migliore di me e dei miei amici...questa sera un bicchiere lo alzerò al cielo anche per te..
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