ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

martedì 17 settembre 2013

Poesia e dintorni

Non so' se.....


Non so' se avro' ancora la forza
di azionare lo start, di premere invio,
di restare senza fiato sul filo che punta al dirupo
devo progettare qualcosa per cambiare le cose.

Non so' se avro' la pazienza d'aspettare che il vento
mi renda la chioma portatisi via qualche lustro fa,
non so' se aspettero' la mia vita
che fa' fatica a tenere il minimo,
tentare di riavviarla o arrestarne il sistema definitivamente.

Non so' se bastera' il profumo delle tavole di ciliegio appena tagliate
a garantirmi una buona riserva d'ossigeno,
non so' se ogni giorno potro' aspettare il buio
che nasconda la mia faccia stanca di solitudini masticate a vuoto.

I figli alzano il tiro del loro livello culturale
non so' se riusciro' a stargli in scia,
portare nella testa tutte quelle parole sfiorate in passato
il tempo m'intima di accostare alla prima fermata.

Non so' se la prossima vendemmia riportera' un po' d'allegria
oppure gli svarioni classici di chi non regge nemmeno l'odore di bacco,
fatica e' la parola che accompagna i miei movimenti sempre piu' incerti
non basta l'impegno per non perdere l'ultimo tram del giorno.

Alcuni giorni sono vuoti, altri esenti da emozioni
e' difficile vincere il coraggio sfidandolo a nascondino,
vorrei provare a parlare un'altra lingua
evitando quelle parole che mi riportino nei gironi infernali.

Vorrei almeno muovere quelle sei corde
e metterle d'accordo su accordi possibili per dita neofite,
non so' se bastera' quel intro di piano
a riportarmi un po' di quiete allo stomaco.

Ne tempo ne spazio ne velocita'
i vettori remano contro ogni buona sorte,
mentre il mondo mi guarda dall'alto verso il basso
capisco che anche oggi la partita si gioca fuori casa.


Non so' se bastera' farsi un bagno
per farmi cambiare la pelle,
i lunghi silenzi dei Western di Leone
faranno da ammortizzatori tra me e la vita?
la questione non si limita alla sconfitta
o come saperla metabolizzare,
certe notti se sei sveglio
le paure non bussano nemmeno alla porta,
si siedono a tavola e non se ne vanno prima d'averti succhiato il sangue.

Non so' se bastera' aspettare Babbo Natale
essere in qualche modo credente,
ti fai un regalo e paghi la fattura
per evitare che il mondo ti apra un reclamo,
non so' se basteranno i libri
che ho letto per proteggermi dall'invecchiamento precoce,
non so' se bastera' augurarsi buona notte
farmi rimboccare le coperte ed esser certo di trovare
le pantofole ai piedi del letto, il giorno dopo.

Non so se servira' stare attenti alle zanzare
che prima ti leccano l'Autan e poi ti spolpano tutte le piastrine di cui disponi,
ti segnano il corpo per preparati alla croce
fastidio vecchio come il nuovo mondo.

Non so' se riusciro' a rimanere compresso tra queste parentesi
apici, virgolette e punti esclamativi,
la vita raramente ti stacca la cedola
questa vita che mi e' cosi' poco empatica.

Non so' se riusciro' piu' ad ardere di passione
quel falo' che per tanto tempo a sfidato le arroganze del vento,
bruciare sempre meno fino a far saltare il salvavita
raccogliere poi le brace per, al massimo, concimare la maneggia.

Non so' se trovero'.....
non so' se provero' ancora......
non so' se ti cerchero' ancora.......
non so' se chiederti.......
non so' se parlarti di me.......
non so' se.....
non so' se......
proprio non lo so'.

c.b.

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