ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

domenica 29 dicembre 2013

Poesia e dintorni

Accordo di Natale


Polpastrelli incerti cercano l'accordo
mentre pollice e indice strangolano il plettro,
il polso inizia la rotazione innescando la pennata in giu'
l'erta e' meno dura se si suona a vuoto,
se sali di pennata devi cambiare rapporto,
una mano lava l'altra, destra e sinistra all'unisono.
Che ritmo cerchi fratello?
che ritmo conosci a questa ora della notte?
Non conosco la musica baby, non capisco le frequenze
cerco il motivo che mi spinge a farlo
cerco anni futuri di cui fidarmi.
Dal pelo bianco non si capisce l'eta'
la neve non e' vecchia ma fresca
scende, s'addormenta si scioglie
poi tornera' nuovamente a rimboccare la terra.
La neve sorprende i romantici
indossa il mantello agli abeti
che guardando all'insu'
si dimenticano del freddo ai piedi.
I tuoi occhi battono pennate su' e giu'
sempre piu' piano fino a chiudersi,
solo l'ultimo leggero tremore di palpebre
avvisa che la giovinezza ha gia' obliterato il biglietto.
Da bambino non vedi l'ora che
arrivi il giorno del tuo compleanno
da adulto non vedi l'ora che passi,
non ho mai visto babbo natale con cappelli e barba nera
come non ho mai visto un merlo che , invecchiato, sia diventato bianco.
La mano sinistra si smarrisce
la destra, impietosita, l'aspetta
e manda fuori giri il ritmo.
Pennata su', pennata giu'
Natale su', Natale giu',
pennata giu', pennata a vuoto
Natale giu', Natale a vuoto
vuoto giu', vuoto su'
vuoto Natale, vuoto il Natale.
Accordo di Natale
non m'accorgo del Natale,
luci e ombre di Natale
se vedi il babbo non vale,
chi vince chi perde,
chi scende chi sale,
regalo di Natale, regalo il mio Natale.

c.b.

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