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venerdì 29 maggio 2009

Ma vattene fuori dai coglioni

Financial Times: “Berlusconi è il peggior amministratore della storia d’Italia”

Duro affondo dal quotidiano economico verso il primo ministro italiano.

LONDRA - Per il Financial Times Silvio Berlusconi è «il peggior amministratore dell’economia italiana» dalla firma della costituzione repubblicana.

Ma il «vero peccato» del primo ministro non sarebbero tanto i recenti casi Noemi Letizia e Mills, quanto piuttosto la sua cattiva gestione dell’economia: lo scrive oggi il quotidiano economico Financial Times.

Sul caso della paventata liaison con la giovane diciottenne, poche parole: «difficile dire chi dovrebbe essere più triste, se l’ex findanzato di Noemi o l’intero popolo italiano».

Sulle vicende Mills, che hanno avvicinato il premier a episodi di corruzione, invece, il commento è tanto ironico quanto lapidario: «in un qualsiasi altro paese europeo, uno scandalo di queste dimensioni avrebbe fatto crollare il premier in meno tempo di quello necessario per dire “Papi”».

Tuttavia, il fatto più importante per il quotidiano sarebbe un altro: «qualcuno potrebbe considerare sorprendente che Berlusconi non sia mai stato condannato per esser stato il peggior amministratore dell’economia italiana dal 1945», scrive Tony Barber.

«Il suo primo, breve governo nel 1994 non ottenne nulla. La sua permanenza di cinque anni al potere dal 2001 al 2006 è stata notevole soprattutto per aver fallito nell’introduzione di riforme di liberalizzazione di cui l’Italia ha disperato bisogno per essere competitiva nell’eurozona».

«Ora presiede a un declino che il Fondo Monetario Internazionale ritiene possa fare dell’Italia l’unico paese dell’eurozona a sperimentare tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010».

«E cosa peggiore - aggiunge il giornale - il debito pubblico dell’Italia è destinato a raggiungere il 116% del Pil entro il 2010, secondo la Commissione europea. In altre parole: l’Italia sarà dov’era alla fine degli anni ‘90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi», conclude il quotidiano.

La durissima critica, quindi, diversamente da quanto accaduto in passato, si rivolge non solo alla gestione politica ma anche e soprattutto a quella amministrativa ed economica, coinvolgendo perciò in prima persona anche quel ministro che in entrambi i governi si è occupato del dicastero dell’economia, ovvero Giulio Tremonti.
(lanotizia.ch)
Segnalato da: Il Principe

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