ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

martedì 22 marzo 2011

Emergenza democratica

Prove di fascismo


La Storia ritorna. Sempre. E si ripresenta con risvolti diversi. Il più delle volte, peggiori.
mercoledì 22 dicembre 2010, di Orazio Leotta.

I desideri del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri di procedere a degli arresti preventivi, nei giorni che precedono le manifestazioni di piazza, saccheggiando i centri sociali e similari, ci porta indietro al 1921, all’indomani dell’attentato al Teatro Diana di Milano.

In quella occasione, nell’impossibilità di identificarne i colpevoli, l’azione fu rinfacciata ai bolscevichi ed agli anarchici. Pochi giorni dopo, il 29 Marzo, l’interventista Pasella, futuro gerarca, uno degli ideologi del Fascismo e uno dei 4 relatori a supporto della nascita delle Camere del Lavoro Provinciali e fautore dell’indipendenza dei partiti dalle organizzazioni sindacali, diramò ai Fasci di Combattimento una circolare, la numero 102, con la quale si impartivano precise disposizione in merito alle rappresaglie da compiersi in caso di disordini e tumulti.

Il testo così recitava: QUALORA UNA AGGRESSIONE VENGA COMPIUTA, SI RICORRA AD UNA PRONTA RAPPRESAGLIA CONTRO I VERI COLPEVOLI, SE INDIVIDUATI; ALTRIMENTI SI COLPISCANO DIRETTAMENTE I CAPI DEI CIRCOLI SOCIALISTI E ANARCHICI CHE QUOTIDIANAMENTE SONO SOLITI COMPIERE SIFFATTI DELITTI. LA RAPPRESAGLIA DEVE COMPIERSI SENZA TEATRALITA’, SENZA APPARISCENTI PREPARATIVI, MA CON RISOLUTEZZA E DI SORPRESA.

girodivite.it

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