I libri non dormono mai,
al minimo stagionano sugli scaffali,
al massimo possono soffrire le allergie alla polvere,
che li coprono e li confondono fra loro,
o le pagine possono ingiallirsi come capita per i denti,
o gli indumenti intimi se non smessi.
Poi basta uno starnuto,
e gli acari cercano un altro posto,
e ridiventano visibili,
si lasciano prendere fra le mani,
sbirciare, coccolare,
e a volte ci fanno innamorare.
Il libro è una medicina,
leggera del tipo omeopatico,
che ti cura dal male,
le controindicazioni sono la dipendenza,
fortunatamente non guaribile.
Se capita di rileggere un libro,
cosa rara e inusuale,
allora avviene un piccolo miracolo,
come lo sono alcuni romanzi,
così intensi e appassionanti,
che meritano tale attenzione e protezione,
da rimanere fra le mani,
nella testa, nel cuore,
camminano ogni giorno con noi,
anche se vengono riposti sulle mensole.
Ogniluogo, ogniuomo, ognidove,
tanto per citare dimensioni immaginarie,
danno la misura dell’interazione tra lettore e scrittore,
fino al paradossale capovolgimento di ruoli,
che portano il modesto ma attento lettore,
a cimentarsi con lo scrivere.
(Coperton Buick)
al minimo stagionano sugli scaffali,
al massimo possono soffrire le allergie alla polvere,
che li coprono e li confondono fra loro,
o le pagine possono ingiallirsi come capita per i denti,
o gli indumenti intimi se non smessi.
Poi basta uno starnuto,
e gli acari cercano un altro posto,
e ridiventano visibili,
si lasciano prendere fra le mani,
sbirciare, coccolare,
e a volte ci fanno innamorare.
Il libro è una medicina,
leggera del tipo omeopatico,
che ti cura dal male,
le controindicazioni sono la dipendenza,
fortunatamente non guaribile.
Se capita di rileggere un libro,
cosa rara e inusuale,
allora avviene un piccolo miracolo,
come lo sono alcuni romanzi,
così intensi e appassionanti,
che meritano tale attenzione e protezione,
da rimanere fra le mani,
nella testa, nel cuore,
camminano ogni giorno con noi,
anche se vengono riposti sulle mensole.
Ogniluogo, ogniuomo, ognidove,
tanto per citare dimensioni immaginarie,
danno la misura dell’interazione tra lettore e scrittore,
fino al paradossale capovolgimento di ruoli,
che portano il modesto ma attento lettore,
a cimentarsi con lo scrivere.
(Coperton Buick)
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