Dalla parte di Donadoni. Dalla parte di uno fuori dal coro, poco allineato con i potentati del calcio e dei mass media. L'esatto contrario di quel furbacchione di Lippi, dentro fino al collo (al pari del figlio) negli intrallazzi di Moggi & Co. Lippi, uno che gran parte degli scudetti li ha vinti proprio con Moggi "in campo" e che in Germania, diciamo la verità, gli è andata parecchio di culo. Uno che dopo Berlino ha inscenato l'addio alla nazionale costruendosi una passerella mediatica e stucchevole. In realtà l'accordo con la Federcalcio era già stabilito e pianificato: due anni di ferie per poi riprendersi i mondiali del 2010.
Dalla parte di Donadoni. Uomo di sport, campione normale, antidivo. Bergamo e nuvole, la faccia triste dell'Amerika.
(s.b.)
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