ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

mercoledì 18 luglio 2007

Un mito

Sergio Tavčar, un genio, un mito. Le sue memorabili telecronache ci hanno accompagnato per anni. Ci siamo visti partite (calcio, basket ma anche altri sport) che mai ci saremmo sciroppati se non ci fosse stato lui a commentarle. Velez Mostar - Borac di Banjaluka, Sloboda di Tuzla - Zeleznicar e ancora il Partizan di Sarajevo, la Crvena Zvezda, l'Hajduk di Suriak. La partita la faceva lui, il grande Sergio.
Tavčar era il contrario di Bruno Petrali, ve lo ricordate Petrali, quello che commentava un'azione ogni quarto d'ora con sotto il pubblico registrato fuori sincrono. "Ed è gol", un piccolo breve sussulto e poi di nuovo silenzio, assenza, letargo. Petrali spariva, sprofondava in qualche puff della redazione. I primi tempi pensavamo a problemi di audio, di collegamento, che il televisore funzionasse male. Poi abbiamo capito che Petrali spariva. Probabilmente andava anche a cagare a partita in corso. Oppure andava a fare piccole spese al negozio di sotto. Il buon Petrali lasciava andare la partita come a casa si lascia andare la lavatrice.

Tornando al mito ecco invece qualche classico (in attesa di altri contributi...):
1. Crediamo che qualunque giocatore, anzi, mi corrego, qualunque bipede avrebbe segnato da quella posizione.
2. Cartellino rosso gentili amici, e per il giocatore la doccia è già calda.
3. Gentili amici, quando attacca l'Hajduk per gli avversari è notte fonda.

Stock Buick

6 commenti:

index finger ha detto...

ecco un'altra perla del nostro:

"Gentili amici è una nefandezza"

Chief64 ha detto...

e l'immancabile:
"Anche stà volta la montagna ha partorito il topolino!!!"

index finger ha detto...

Sergio Tavcar a proposito di Ratko Radovanovic, mentre effettuava i tiri liberi dalla lunetta
“ ed ecco gentili amici, mano quadrata Radovanovic”

index finger ha detto...

Biografia del nostro da Wikipedia:

Sergio Tavčar (Trieste, 26 gennaio 1950) è un giornalista e telecronista sportivo.
Noto, in ambito sportivo, telecronista di basket, comincia la sua attività giornalistica in radio ancora molto giovane e sportivo praticante, come cestista nella US Bor di Trieste anche nel tennis tavolo e nuoto.
Attività che continua come allenatore per venti anni in tutte le categorie fino alla serie B allenando anche atleti di successo come Boris Vitez.
Esordisce in modo pionieristico a TeleCapodistria nel 1971 in una partita di hockey su ghiaccio, ma dallo stesso anno si avvicina al basket commentato con la telecronaca della finale di Coppa Campioni CSKA - Ignis. Ha raggiunto oltre 3.000 telecronache diventando nel tempo una voce autorevole e che fece scuola nell'ambito del giornalismo sportivo.
Ne è prova di ciò la collaborazione durata anni con diversi quotidiani, tra cui Il Giorno, Il Resto del Carlino e Il Gazzettino oltre a riviste specialistiche.
Indimenticabili, negli anni ottanta, le sue critiche sul livello tecnico e tattico del basket NBA.
Nel 1991 gli viene attribuito da parte dell'AIPS (l'associazione internazionale che raggruppa i giornalisti sportivi) il premio "Microfono d'oro".

Il Principe (Rino) ha detto...

eccone un'altra " ora si capisce, gentili amici, perchè questo giocatore è sempre restato in panchina"

chatwin ha detto...

Ho visto dopo tempo immemorabile mio zio, Bruno Petrali. Ora ha 82 anni, è in gran forma e vi assicuro che vi può cagare ancora in testa. Voi non potete saperlo ma le telecronache di calcio e boxe erano solo una piccola cosa rispetto a quello che faceva in campo artistico. Condivido con voi invece il mito di Sergio Tavcar anche se francamente non ricordo partite di calcio da lui commentate.