ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

mercoledì 15 agosto 2007

Il tonno? Non in scatola please!

Nelle scatole mettiamoci le scarpe, le camicie, alcune cose che non usiamo più da archiviare in soffitta, ma il tonno cortesemente no, egli è un signor pesce ed il suo
passaggio dai fondali del mare al piatto va' fatto con eleganza e dignità.
Lo chef Max, sollecitato da questa mia voglia, mi procura la materia prima, ben conservata in quel micidiale elettrodomestico chiamato abbattitore, che se fosse stato inventato un milione d'anni fa, avremo ancora oggi qualche Mammuth in circolazione.
La ricetta, spiegatami quattro volte al ristorante perchè ai neofiti il ripetere giova, sembra semplice ed immediata.
Quando poi arrivo ai fornelli, scende la nebbia che non spazzi nemmeno con l'aspiratore, non ricordo se devo cucinare il tonno o il Mammuth, scambio il sale per lo zucchero, l'aceto per il vino, l'olio per la spremuta di limone.
La voglia (o fame) fanno si che l'olio cominci ad andare in temperatura in padella, insieme al rosmarino. Nel frattempo qualche buon'anima ha scottato i broccoli, acquistati mezzora prima da Michele "o' verdumaro".
Dopo aver sciaquato e salato la bestia in questione, viene tuffata nella padella dove il condimento attende abbondante e bollente.
La cottura va' fatta a fiamma alta, girando le fette di tonno quando da una parte hanno già ben arso per un minuto.
Con scatto felino di Ghepardo in cerca di preda, tolgo dalla padella il pesce azzurro ed al
suo posto butto i broccoli cosi' da insaporirli di olio e rosmarino.
Sul vassoio di ceramica rigorosamente targato "Arsenale", deposito i broccoli che faranno da letto al tonno pronto per l'ultimo riposo prima d'affrontare i nosri palati.
Tra le altre lo chef m'ha preparato una salsa al vino rosso da porgere ai bordi del piato, quasi a vigilare l'ex predatore del Meditteraneo.
Il colore ed il gusto della salsa mi rincuorano, mi riporta un po' a casa, al mio vino, al Refosco e alle gite sul collio.
Ora è proprio tutto pronto, non resta che portare il vassoio in terrazzo e piazzarlo accuratamente a centro tavola.
Non serve avvisare la ciurma che e' l'ora del desinar, ci ha già pensato il forte sapore a richiamare tutti al proprio posto.
Non vola una mosca, le bocche ondeggiano solo per gustare, masticare e deglutire il prelibato pesce.
La preparazione non sarà stata da standing ovation, lo chef se presente avrebbe sicuramente mosso qualche critica, ma la compagnia, complice l'ora e lo stomaco vuoto, mi regala con il migliore dei silenzi, la giusta ricompensa.

Un saluto alla direzione, ai collaboratori e ai fans tutti.
A presto
Coperton Buick dalla terra di Minori (Sa), li' 14/08/07.
P.S. Condizioni fisiche buone, pressione 109/63, battito cardiaco 53 al min.

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