ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

domenica 31 maggio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Finia la scuola, i nevodi li mandeo ai punti verdi?
V: No, penso chi li mandi ai punti nonni.

Coperton Buick

venerdì 29 maggio 2009

Italia malata

«Non invidio la sorte degli italiani, però è nella volontà degli elettori mantenere questo stato di cose o cambiarlo»
Josè Saramago - Premio Nobel per la Letteratura
Corriere della Sera - 29 maggio 2009

s.b.

Ma vattene fuori dai coglioni

Financial Times: “Berlusconi è il peggior amministratore della storia d’Italia”

Duro affondo dal quotidiano economico verso il primo ministro italiano.

LONDRA - Per il Financial Times Silvio Berlusconi è «il peggior amministratore dell’economia italiana» dalla firma della costituzione repubblicana.

Ma il «vero peccato» del primo ministro non sarebbero tanto i recenti casi Noemi Letizia e Mills, quanto piuttosto la sua cattiva gestione dell’economia: lo scrive oggi il quotidiano economico Financial Times.

Sul caso della paventata liaison con la giovane diciottenne, poche parole: «difficile dire chi dovrebbe essere più triste, se l’ex findanzato di Noemi o l’intero popolo italiano».

Sulle vicende Mills, che hanno avvicinato il premier a episodi di corruzione, invece, il commento è tanto ironico quanto lapidario: «in un qualsiasi altro paese europeo, uno scandalo di queste dimensioni avrebbe fatto crollare il premier in meno tempo di quello necessario per dire “Papi”».

Tuttavia, il fatto più importante per il quotidiano sarebbe un altro: «qualcuno potrebbe considerare sorprendente che Berlusconi non sia mai stato condannato per esser stato il peggior amministratore dell’economia italiana dal 1945», scrive Tony Barber.

«Il suo primo, breve governo nel 1994 non ottenne nulla. La sua permanenza di cinque anni al potere dal 2001 al 2006 è stata notevole soprattutto per aver fallito nell’introduzione di riforme di liberalizzazione di cui l’Italia ha disperato bisogno per essere competitiva nell’eurozona».

«Ora presiede a un declino che il Fondo Monetario Internazionale ritiene possa fare dell’Italia l’unico paese dell’eurozona a sperimentare tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010».

«E cosa peggiore - aggiunge il giornale - il debito pubblico dell’Italia è destinato a raggiungere il 116% del Pil entro il 2010, secondo la Commissione europea. In altre parole: l’Italia sarà dov’era alla fine degli anni ‘90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi», conclude il quotidiano.

La durissima critica, quindi, diversamente da quanto accaduto in passato, si rivolge non solo alla gestione politica ma anche e soprattutto a quella amministrativa ed economica, coinvolgendo perciò in prima persona anche quel ministro che in entrambi i governi si è occupato del dicastero dell’economia, ovvero Giulio Tremonti.
(lanotizia.ch)
Segnalato da: Il Principe

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: In giro, le pien de semi, sempre de corsa.
V: Tai camp invese, le pien de semi de Colza.

Coperton Buick

giovedì 28 maggio 2009

Barça!!!

"Dedico esta Copa al fútbol italiano y especialmente a Paolo Maldini,
que no se preocupe porque tiene la admiración de toda Europa"
Josep Guardiola
s.b.

mercoledì 27 maggio 2009

Financial Times: Berlusconi è "un pericolo" per l'Italia

ROMA - Berlusconi "non è un fascista", ma rappresenta un "pericolo, in primo luogo per l'Italia, ed un esempio negativo per tutti". Così il Financial Times, in un editoriale, parla del presidente del Consiglio italiano che, sottolinea, "chiaramente non è Mussolini: lui ha squadre di veline, non di camicie nere". Per il quotidiano, "il pericolo rappresentato da Berlusconi é di ordine diverso rispetto a Mussolini. E' quello dei media che rendono meno seri i contenuti della politica, sostituendoli con l'intrattenimento. E' la spietata demonizzazione dei nemici e il rifiuto di garantire indipendenza alla concorrenza. E' quello di mettere una fortuna al servizio della creazione di un'immagine forte, fatta della rivendicazione di infiniti successi surrogati da sostegno popolare". Per il Financial Times, che definisce "La Repubblica" giornale di "centro che tende a sinistra" ed il "più ostinato" nel porre le domande "sulla sua relazione con una teenager che vuole diventare velina", se Berlusconi è così "dominante", la colpa è anche di una "sinistra assente", di istituzioni deboli e spesso politicizzate e di un giornalismo che troppo spesso ha accettato un ruolo subalterno. Ma soprattutto la colpa è di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato.

Segnalato da: Il Principe

Anna è viva

ANNA È VIVA
Storia di Anna Politkovskaja, una giornalista non rieducabile
autore Andrea Riscassi

Anna Politkovskaja è la giornalista russa più famosa del mondo in quanto si è opposta platealmente al regime instaurato da Vladimir Putin. Laica e disincantata, nelle sue inchieste non temeva di schierarsi. Scegliendo sempre i più deboli e indifesi, è finita dalla parte dei ceceni, come testimone credibile proprio perché non si limitava a fare da spettatrice. Per questo Anna è stata uccisa a Mosca, in pieno giorno, il 7 ottobre 2006. Finora il suo delitto è rimasto impunito, soprattutto rispetto ai mandanti.


Interverranno:
Andrea Riscassi – giornalista Rai.
Matteo Cazzulani – presidente dell’associazione “Annaviva”.

Lunedì 1 giugno 2009

Ore 15.30 a Trieste
Aula Magna della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori. Via Fabio Filzi, 14. TRIESTE.

Ore 21.00 a Pordenone
Deposito Giordani, via Prasecco, 13.

venerdì 22 maggio 2009

Si va

Si va in montagna
per sentieri,
e lasciar per strada
i pensieri.
Si va verso l’alto
per lasciare le bassezze,
si va per dimenticar
le amarezze.
Si va’ tra due ali di folla
si va via dalla follia,
si va’ per salutar la malinconia
o smarir la solita via.
Si va per malghe
e per boschi,
si va per sagre
e per chioschi.
Si va per arrampicare
e per ferrate,
si va per baite
e per grigliate.
Si va per strade bianche
lungo i fiumi,
si seguono
odori e profumi.
Si va dondolamdo
qua e la’,
si va per un’attimo
e non per l’eternita’.
Si va per mare
per dimenticare,
si va per andare
e non sempre per tornare.

Coperton Buick

giovedì 21 maggio 2009

Vattene fuori dai coglioni!!!

"Durante il processo é stato spiegato chi aveva dato i soldi, é stato individuato il tragitto dei soldi e sono state individuate le azioni che Mills ha fatto con quei soldi e il fisco inglese ha costretto il signor Mills a pagare le imposte, considerando queste entrate come un compenso professionale. Se fosse stata una donazione Mills non avrebbe dovuto pagare alcuna imposta. Se questo non vi basta, non vi basta la presa di posizione di uno Stato a riguardo allora non so..." (Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza Mills, Agi, 19 maggio 2009)


15 anni con un maledetto stracoglione di merda, dentro un paese strapieno di gente di merda...
stock buick

Il punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: A l’Aquila, i ga chiest ai teremotai, perchè i dorme ancora in macchina.
V: I avrà rispost che, con quel che le costa, le per ammortisarle.

Coperton Buick

lunedì 18 maggio 2009

Steel String - Corso di liuteria: terza puntata

Le lezioni precedenti le trovate al tag Steel String nella sezione Across the Blog.
Docente: Mastro Gigi of Santa Foca.


Un cenno storico e poi un po’ di matematica (poca).
La scala attualmente in uso nel mondo musicale occidentale è detta scala temperata o temperamento equabile. Introdotta agli inizi del ‘700 deve la sua diffusione ad un opera di Bach “Il clavicembalo ben temperato” che raccoglie 24 tra preludi e fughe eseguiti in tutte le tonalità. La particolarità del temperamento equabile è la possibilità di trasposizione e modulazione conservando la stessa accordatura dello strumento. In pratica le note risultano leggermente stonate rispetto alle scale di giusta intonazione ma i vantaggi che ne derivano compensano il problema. In ogni caso oltre 200 anno di storia e di utilizzo ne hanno confermato il successo.
La particolarità di questa scala è la divisione dell’ottava in 12 semitoni con un rapporto costante tra 2 note adiacenti (matematicamente la radice dodicesima di 2 = circa 1,059). Questo numero magico ci servirà per determinare la posizione dei tasti sulla tastiera della chitarra. Per semplificarvi il compito allego un foglio di calcolo che eseguirà per voi l’operazione (calcolo scala.xls). Basta inserire la lunghezza della scala, nell’unità che preferite, e avrete calcolato la distanza dei tasti (fret) rispetto al capotasto (nut).
E’ importante ricordare che il 12° tasto cade a metà esatta della scala, verificate pertanto la posizione di questo tasto.
Di seguito le dimensioni dei modelli Martin più diffusi (dimensioni in pollici):

























Un altro argomento da trattare è la compensazione della scala dello strumento. La compensazione è necessaria perché all’avvicinarsi ai tasti più vicini alla cassa, e quindi all’accorciarsi della scala le note tendono ad essere più alte di quanto dovrebbero.
Ci sono vari metodi per compensare la scala, nel nostro progetto utilizziamo quello indicato da Cumpiano e Natelson nel loro libro “Guitarmaking Tradition andTechnology”. Si tratta in sostanza di spostare il ponte qualche mm oltre la lunghezza naturale della scala. La compensazione si adatta alle scale indicate in tabella.

Nella prossima puntata presenteremo il progetto citando le fonti da cui è stato tratto.

Alla prossima.

Mastro Gigi of Santa Foca

L'ironia

L’ironia,
vola alta sopra la sorte
e la morte,
saluta sempre tutti
ti stringe la mano,
o ti respinge lontano.
L’ironia,
ti accompagna sia al mare
che in montagna,
l’ironia con te
non ci perde
e non ci guadagna,
ma t’aiuta
a saltare la finestra
e mangiare la lasagna.
Dell’ironia,
non ti puoi fidare,
se ti e’ amica
ti allunga la vita,
se ti ignora,
anticipa la tua ora.
L’ironia,
ti aiuta a sopportare
le fatiche e le demenze,
riesce a isolarti ,
a inghiottire tutto,
senza dannare lo stomaco,
gonfiarti i testicoli
o le emorroidi.
L’ironia,
laica o religiosa che sia,
non ti chiede una preghiera
ma il sorriso giusto
da mattina a sera.

(Coperton Buick)

venerdì 15 maggio 2009

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: A Giugno se va’ alle Europee.
V: El prossimo anno ai mondiali.

Coperton Buick

giovedì 14 maggio 2009

A Borgomeduna in piazza



24 maggio 2009 - dalle 10.30 alle 20.00

A Borgomeduna in piazza

exhibit urbano - giornata di esplorazione e animazione locale Gli spazi comuni nel Piano di Recupero dell’area centrale del quartiere

Nel 2008 l’Amministrazione Comunale ha attivato il Laboratorio Borgomeduna: un percorso partecipato sviluppato in collaborazione con la Circoscrizione e aperto a tutti i cittadini, con lo scopo di raccogliere contributi utili all’elaborazione del Piano di Recupero dell’area centrale del quartiere. Il Laboratorio è stato vissuto come spazio di lavoro e apprendimento collettivo, dove si sono condivise esigenze e aspettative, esposto tutti i punti di vista, raccolto informazioni e infine proposto idee.

Attraverso passeggiate, incontri tematici, assemblee e un punto d’ascolto è stato condiviso l’orientamento generale del piano (obiettivi da conseguire con gli interventi e raccomandazioni/criteri da rispettare), definiti i temi di progetto e individuate le aree di trasformazione. Al Laboratorio sono seguiti diversi incontri tecnici di approfondimento e l’avvio della definitiva elaborazione del piano.

Ora? Una festa, ma non solo. Una giornata di esplorazione e animazione locale dove stare insieme e vivere oggi in modo diverso gli spazi comuni proposti nel Piano di Recupero: la piazza e la strada. Un’opportunità per riscoprire i luoghi della storia che danno identità al quartiere, per conoscere le realtà che operano sul territorio, per immaginare le opportunità di domani e viverle per un giorno.

organizzatore
Comune di Pordenone, Circoscrizione Borgomeduna, Secondo circolo didattico di Pordenone, Scuola primaria Edmondo de Amicis

lunedì 11 maggio 2009

Se foste

Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare. Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l’ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale. Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un’impalcatura, l’annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro. Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitu, non provocherebbe solo il sussulto di un’indignazione passeggera. Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perché si dichiara amico di Israele. Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai cittadini, fareste un’opposizione senza quartiere ad un governo autoritario, xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio. Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra, non vi balocchereste con questioni di lana caprina od orgogli identitari di natura narcisistica e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie. Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti dalla peggior ipocrisia. Se foste italiani decenti, rifiutereste di vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale impotente di un omino ridicolo gasato da un ego ipertrofico. Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di promesse virtuali. Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste vergogna di tutto questo schifo.
Moni Ovadia

domenica 10 maggio 2009

S. Foca

S.Foca,
terra di confine
di spartiacque e guadi in secca,
terra di Magredi
e strade bianche nel deserto.
S.Foca,
terra di grigliate
odori, suoni e cazzate,
terra di virtuosi liutai
e figlie di prof. mai dimenticati.
S.Foca,
terra di campanile
di chiacchiere la sera in cortile,
terra di tecnologia
progetti, cad, tubi, gas e allegria.
S.Foca,
terra di salsiccia e bistecca
terra agrodolce desolata della steppa,
terra di liberazione
di 25 Aprile.
S.Foca,
terra di trattori
che arano di giorno,
e scorazzano le ragazze nei giorni di festa.
S.Foca,
festival della compagnia
terra di birra
Refosco e Malvasia.
S.Foca,
terra di Blues e Vasco
di chiome al vento senza casco,
terra di sirene spiegate
di arresti, burle e risate.
S.Foca,
ad un passo dalla montagna
terra di pomeriggi uguali,
terra che ogni tanto
ti rubano un bicchiere per un canto.
S.Foca,
terra di grandi uomini
uomini grandi e voluminosi,
sempre a rischio cirrosi.
S.Foca,
terra di gente corretta
di caffe’ corretti,
di chitarre da accordare
e feste da inventare.
S.Foca,
terra di donne
che ardono di passione,
terra che due mani non bastano
per quietare gli ormoni.
S.Foca,
terra d’avventura
fatta senza misura,
terra di visioni e conquiste
di sensualita’ e “Palisse”.

S.Foca,
terra del giorno dopo
che ti scalda come fuoco,
che domani si va’ al lavoro
e non sara’ un gioco,
ma durera’ poco.

Coperton Buick

venerdì 8 maggio 2009

Salviamoci la pelle

Storie e pensieri del Conte Racelio Fighessa di Milano Marittima


La guerra ti toglie tutto, salvo la memoria d’averla vissuta.

C.B.

lunedì 4 maggio 2009

Mr. Zimmerman

La voce è sempre più un impasto di tenebre, ferraglia, malta bastarda e polvere da sparo.
Bob Dylan non appartiene a questa terra, a questo tempo.
La fisa di David Hidalgo amalgama il tutto.
Un gran bel disco.
(s.b.)

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: El Berlusca ga’ tranquilisa’ tutti, magnando la Mortadella.
V: E pensar che fin l’anno scorso ghe s’era indigesta.

Coperton Buick

sabato 2 maggio 2009

L'arcobaleno

Dove finisce l’Arcobaleno
c’e’ sempre un tesoro,
dove inizia,
c’e’ lo starter
che da’ il via alla caccia.
Ciurme di Pirati
e bande di smidollati,
con in tasca i gettoni
alla ricerca dei preziosi dobloni.
Mettono la prua verso l’orizzonte
e puntano la scia cromatica nel cielo,
il capitano alza il cannocchiale
basta l’occhio buono per non perdersi.
L’Arcobaleno vive di sole e pioggia
basta una nuvola e svanisce l’incanto,
non c’e’ molto tempo per l’impresa
e a poppa,
i nodi gonfiano il mare come Champagne.
Avanti tutta per la gloria
s’assapora gia’ il nobile metallo,
l’oro luccica negli occhi del mozzo
che ora vede la sua luna nel pozzo.
Ma l’arrivo e’ un inganno
si sposta insieme alla nave,
e’ piu’ in la’ della volonta’
e della fatica,
e’ piu’ in la’ del mare.

Coperton Buick