ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

giovedì 30 dicembre 2010

Bignami

Dal bignami secondo me

Non penso mai ad alta voce, perche' potrei irritarmi.

Coperton Buick



Ho messo via

Ho messo via

Ho messo via

una moneta in tasca,

ed un pizzico di allegria.

Ho messo da parte

tre versi per la pensione,

ed una coperta per la brutta stagione.

Ho messo via

una manciata di sentimenti,

e due libri per ossigenarmi la mente.

Ho messo da parte

un sacco di grano in soffitta,

e fazzoletti di stoffa per ogni sconfitta.

Ho messo via

una buona battuta,

ed un fiasco di grappa di Ruta.

Ho messo da parte

un tuo complimento,

ed un orologio per non perder tempo.

Ho messo via

una piantina di vite,

ed una camicia bianca

per dimenticar le fatiche.

Ho messo da parte

un po' di resistenza,

e per quel che resta da vivere

tutta la mia incoscienza.

Coperton Buick


martedì 28 dicembre 2010

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Atu' cambia' le corde della chitarra?
V: Si, go mess su quele invernali.

Coperton Buick

sabato 25 dicembre 2010

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Te trovitu meio a guidar coi ociai.
V: Ostia, adess vedo anca el conta chilometri.

Coperton Buick

martedì 21 dicembre 2010

Ciao Vecio


Il vecio tra i padri della patria
di Maurizio Crosetti

Con quel profilo azteco, Enzo Bearzot pareva già un personaggio storico quando ancora andava in panchina, lui e la sua pipa, lui e il suo labbro tremulo per troppa emozione. Erano tempi in cui la gente tutta d'un pezzo controllava quasi ogni parte del corpo, nel tumulto emotivo: non era freddezza, era decoro. Poi, tanto, sarebbe di certo venuto il giorno della gioia piena e suprema, incontenibile. Basta aspettare, e lavorare, basta essere seri e veri.

Stava male da tempo, e da tempo non concedeva interviste, pareri, commenti, giusto qualche pezzo sulla Gazzetta. Era anche ritrosia, o forse amarezza: non poteva, il vecio, sentirsi contemporaneo di questo calcio volgare e cialtrone che pure lui non offese mai: meglio il silenzio, più dignitoso. Il silenzio che nasce per misericordia, e pudore.

Nei giorni del mundial spagnolo, i primi e più difficili, Enzo Bearzot venne ferocemente criticato da tutti. Perché si ostinava con Paolo Rossi. Perché l'Italia giocava male e lui niente, avanti così. Un testone. La sua squadra bellissima, la migliore tra quelle azzurre del dopoguerra e forse di sempre (addirittura inarrivabile per brio, freschezza, classe) fu quella del mondiale argentino del '78, dove nacque il trionfo di quattro anni più tardi. Gli "argentini" giocarono anche meglio degli "spagnoli".

Lui, Zoff, Scirea, i tre angoli di pietra di una squadra di uomini. Gente robusta dentro, pochissime parole, solo fare bene e lasciar dire. Gente come non se ne trova più, oppure bisogna saperla cercare. Gente che, nel calcio, e tra gli allenatori, non a caso arriva spesso dal Friuli, terra di valore e valori: Bearzot, Capello, ora Reja e Delneri. Perché per insegnare bisogna sapere, e per saper insegnare bisogna essere.

Enzo Bearzot appartiene ai padri della patria, non pensiamo sia un'esagerazione dirlo, e scriverlo. È nella storia vera, quella che si fa senza chiacchiere, perché lo sport è vita al quadrato, è emozione, forza, tenacia, educazione, lo sport è la strada attraversata dai sogni quando i sogni prendono corpo, e ogni tanto succede. Bearzot era perfetto, accanto a Pertini: due gemelli, non solo per la passione delle carte e dello scopone.
In un tempo che fatica a ritrovarsi, dove gli esempi e i riferimenti svaniscono e sbiadiscono, figure come Enzo Bearzot sono stelle polari, anche adesso che tutto cambia, forse più adesso di prima. Non tutto è perduto se resta la memoria, e se raccontiamo ai nostri figli e ai nostri nipoti di come lottarono e vinsero quegli azzurri, soli contro tutti, anche se poi non è mica una coppa del mondo il vero trionfo. Il trionfo è essere com'era Bearzot, come dovrebbero essere tutti quelli che amano, insegnano e praticano lo sport. Schivi quanto basta, sinceri e concreti sempre. Una leggenda, una specie di zio nei ricordi di tanti. Un punto di riferimento non per ieri, ma per domani. E grazie, di cuore, per quella gioia lontana che pure non finisce mai.
(21 dicembre 2010) repubblica.it

lunedì 20 dicembre 2010

Bignami

Dal bignami secondo me
Coperton Buick

La luce è ancora troppo debole per svegliarsi. 


giovedì 16 dicembre 2010

Bignami

Dal bignami secondo me
Coperton Buick


Quello che ho scritto 
l'ho copiato dalla mia immaginazione.

martedì 14 dicembre 2010

Talento

Talento
Coperton Buick

Talento ed allenamento
due ingredienti per la scalata al successo,
se non hai il primo
devi darci sotto con il secondo,
se il primo ce l'hai
puoi permetterti di snobbare il secondo.
Se li hai entrambi
diventi antipatico e cominci a stare sugli attributi altrui.
Se non hai nè l'uno nè l'altro
possono concederti la simpatia,
accompagnata dalla compassione
e gli attributi sono tutti tuoi.

mercoledì 8 dicembre 2010

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Cosa ghe vol par passar al digitale?
V: La licensa de pesca.


Coperton Buick

lunedì 6 dicembre 2010

Vento

Vento
Coperton Buick

Vento che soffia sulla sabbia
vento che spazza la spiaggia
vento che spiazza la piazza,
vento che non vedo in faccia.
Vento violento in aumento
vento forte sinuoso e portento
vento crudo sul Tagliamento
vento d'inverno e di cemento.
Vento mite di Scirocco
vento e acqua profonda dove non tocco
vento di fiume e di mare
vento umido di temporale.
Vento che piega gli alberi
vento che confonde la foresta,
vento che stacca le foglie
vento che disperde cio' che si raccoglie.
Vento tagliente sul viso
vento che tira e spara,
vento che piega e spiega
vento e acqua che t'annega.
Vento del nord alle spalle
vento che soffia a prua,
vento che non dorme la notte
vento che al limite si calma per un po'.
Vento piu' veloce del tempo
vento di morte e sgomento,
vento che porta primavera
vento che bel tempo si spera.

giovedì 2 dicembre 2010

Punto e virgola

di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Te sotu iscrito a Facebook?
V: Si, me faso ciamàr mona e go' mes la to foto.

Coperton Buick