ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

sabato 31 marzo 2012

Punto e virgola


di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Par to nevoda le' cominsia' el tempo delle mele.
V: Par noi quel dei pomi coti.

Coperton B.

venerdì 30 marzo 2012

F.C. Buickese


Comunicato stampa della “F.C. Buickese” del 30/03/2012.

Littorino Braghesis e' il nuovo direttore sportivo della Buickese, sostituisce il dimissionario Glicino Cudumar che si occupera', nel prossimo futuro, di agricoltura diversamente biologica.

La redazione di InfoCalcioCarnico.it

Coperton B.

mercoledì 28 marzo 2012

Punto e virgola


di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Le' na invasion de merli
V: I ga' trova' un casin de nidi abusivi.

Coperton B.

domenica 25 marzo 2012

F.C. Buickese


22° Giornata del campionato di 4° categoria del medio/basso Carnico orientale
Calendario 2011/2012 - 7° girone ritorno(recupero del 19/02)
Stadio Adriano Cal

F.C. Buickese 1-0 – A.S Zovello
Note
Marcatori : Torseon a piedi legati al 74°
Testimoni di Geova appollaiati sulla traversa dello Zovello in attesa della fine del match
Spettatori: 30 (10 con detrazioni al 55%, 10 al 36%, 10 al 19%)
Arbitro: Calisto Ravedis di Luincis
Ammonito: Drusin(indossa numero con la virgola)
Espulsi: Pec(non riesce a calcolare il logaritmo del proprio numero)
Sostituzioni: Dal 70° Volputti per Drusin
Ernesto Calindri sorseggia Cynar seduto sul disco del centrocampo
Terreno con sottotitoli alla pagina 770 del televideo
Cielo ottiene la fiducia con 320 voti a favore e 280 contro
Aria da consumarsi preferibilmente entro il 31/03/12.
Per finire....causa polveri sottili oltre i limiti consentiti, hanno giocato solo i calciatori con il numero di maglia pari.

Coperton B.

giovedì 22 marzo 2012

Bignami


Dal Bignami secondo me

A proposito di crisi, anche i merli lamentano la carenza di briciole di pane ai piedi dei davanzali delle finestre.

Coperton B.

mercoledì 21 marzo 2012

Bignami


Dal Bignami secondo me

Leggere libri forse non insegna nulla, ma lo fai lo stesso in attesa che, uno di questi, ti dia una risposta.
Coperton B.

martedì 20 marzo 2012

DOMENICA 25 MARZO AL DEPOSITO GIORDANI GIOCHI E...SECONDO NUMERO DEL GIORNALE DI QUARTIERE "SPIAZZA BORGO"!!!

Il Principe consiglia:
Domenica 25 marzo, dalle 14:30 alle 17:30, presso l’area esterna del Deposito Giordani, il progetto Genius Loci, in collaborazione con la scuola elementare E. De Amicis, con le associazioni del territorio e con i cittadini di Borgomeduna organizzerà una manifestazione rivolta agli abitanti del quartiere intitolata “Giochi di ieri... per bambini di oggi”.
Si tratta di un’iniziativa che ha come tema principale la rivisitazione di alcuni giochi del passato, del presente e provenienti da lontano, raccolti attraverso il ricordo e la memoria, destinati sia ai bambini sia agli adulti. Il gioco è elemento di grande democraticità in quanto capace di accomunare persone di differenti fasce di età, di diversa estrazione sociale e provenienti da diversi luoghi della terra. Il gioco implica interazione sociale e dà forza e coesione a una comunità. Per questa ragione la salvaguardia del gioco è anche salvaguardia del territorio.
Per l’occasione verranno allestiti una serie di stand in cui saranno riproposte una quindicina di attività ludiche gestite direttamente dai cittadini che hanno supportato l’iniziativa, a cui la cittadinanza è invitata a partecipare a titolo gratuito, assaporando il gusto dello stare insieme in quartiere in modo divertente e gioioso. La manifestazione sarà arricchita da un’animazione di danze folkloriche e da un piccolo buffet a metà pomeriggio.
Tale giornata è frutto di un percorso intrapreso in quartiere da più di un anno, in cui i vari protagonisti naturali della vita del territorio hanno partecipato in maniera attiva, contribuendo alla riflessione e alla progettazione delle attività che di volta in volta si sono organizzate a Borgomeduna.
Durante il pomeriggio, verrà distribuito il secondo numero del foglio di quartiere SpiazzaBorgo, realizzato appunto grazie alle associazioni, alle istituzioni scolastiche e i cittadini coinvolti nel progetto Genius loci. SpiazzaBorgo è uno spazio, fatto di carta, arricchito da pensieri prima condivisi poi scritti, che aspira ad essere di tutti attraverso l’interazione occasionale, il passaparola spontaneo e l’impegno di un intero quartiere.
Il progetto Genius Loci si configura come un’azione progettuale comune tra istituzioni (Ass6, Provincia, Comune, Ambito distrettuale e Cooperative Sociali ACLI, Itaca e FAI) e realtà associative locali, il cui scopo è quello di concretizzare un’idea di comunità partecipe e attiva nell’incontro tra generazioni.
“Giochi di ieri..per bambini di oggi” è un esperimento voluto fortemente dai soggetti coinvolti non solo per vivere il quartiere, ma per abitarlo nella forma più completa possibile, trasformandolo in uno spazio fisico di esperienze sociali condivise, costruendo un universo materiale e simbolico che faccia sentire le persone partecipi di una società e di una cultura comuni. Vivere in quartiere, in questo senso, rappresenta la possibilità di appartenere ad una comunità politica e ad una organizzazione sociale che stabilisce e progetta il proprio futuro nelle relazioni di potere che si creano tra i differenti gruppi che la compongono, tutto ciò nel mezzo di un territorio condiviso arricchito da pluralismo e diversità.

Vi aspettiamo domenica 25 marzo, per divertirci e giocare tutti assieme!
Chiara Buono
Progetto Genius Loci

domenica 18 marzo 2012

F.C. Buickese


26° Giornata del campionato di 4° categoria del medio/basso Carnico orientale
Calendario 2011/2012 - 11° girone ritorno

F.C. Buickese – A.S. Tausia 1 - 0
Note
Marcatori : Puntal di tacco (25° 2t)
La porta del tausia e' in fibra di carbonio, quella della Buickese in Carpino Carnico.
Spettatori: 100 (33,3 periodico, 33,3 mensile, 33,3 settimanale)
Arbitro: Sopressa Matildo di Costabeorchia
Ammonito: Campista (sorpreso su Youporn con l'Iphon)
Espulso: De Tornar(scarpe in ghisa non regolamentari)
Le reti delle due porte sono fornite da Fastweb.
Terreno con prevalente coltivazione ad O.G.M.
Cielo a un tiro di schioppo dal mare
Aria in permanente quarantena.
Per finire....in virtu' del decreto Monti il tempo delle partite sara' progressivamente portato a 120' , i supplementari di 30' cadauno, in caso di rigori ogni giocatore compresi panchinari, allenatore e primo magazziniere ne dovranno tirare 10 a testa; sara' gol solo se la palla tocchera' la rete e rinbalzera' fermandosi esattamente sulla linea.

Coperton B.

sabato 17 marzo 2012

Bruce Springsteen

Da Elvis a Obama la storia siamo noi

Bruce Springsteen al Festival di Austin durante la sua conferenza

Musica e America nella lezione
di Bruce Springsteen
al  South by Southwest di Austin

BRUCE SPRINGSTEEN
Nel 1964, quando ho preso in mano la chitarra, non c’erano tutti questi gruppi e tutti questi chitarristi. Non c’era molta musica da suonare: quando ho preso in mano la chitarra c’erano solo dieci anni di musica rock da cui attingere. Pensate, è come se tutta la musica pop fosse solo quella prodotta dal 2002 a oggi. È incredibile e affascinante vedere che cosa è successo alla musica che ho amato per tutta la vita. È diventata un nuovo linguaggio, una forza culturale, un movimento sociale, anzi, un insieme di nuovi linguaggi, forze culturali, movimenti sociali che hanno ispirato e vivificato la seconda metà del XX secolo. Chi mai avrebbe immaginato che gli Stati Uniti avrebbero avuto un Presidente che suonava il sax, uno che cantava canzoni soul? Allora, un musicista rock trentenne era impensabile, oggi dal palco guardo negli occhi gente che appartiene a tre generazioni diverse.

Il commento più profetico che ho sentito sulla musica rock negli ultimi 25 anni l’ha fatto Lester Bangs, quando è morto Elvis Presley. Era il ’77 e lui scrisse: Elvis è l’ultimo artista sul quale saremo tutti d’accordo, d’ora in poi ognuno di noi avrà eroi diversi, non ci sarà più una musica che ci unirà. E l’articolo si concludeva così: oggi non dovete dire addio a Elvis, ma a voi stessi, a noi.

Ora che hanno digitalizzato la mia musica, l’hanno messa in una nuvola di uno e di zero, oggi che ho in tasca tutti i dischi che ho comprato da quando avevo 13 anni, vorrei parlare di ciò che è immutabile, e cioè del nucleo centrale della creatività, della forza della scrittura e dell’immaginazione. Oggi parlerò di come ho messo insieme ciò che ho fatto e siccome quest’anno Woody Guthrie avrebbe compiuto 100 anni, vorrei mettere in relazione la mia formazione musicale e la sua musica.

In principio, c’è sempre un modello. Il mio risale al 1956: Elvis in tv. Quella sera capii che anche un uomo bianco poteva fare magie, che potevi sfuggire all’educazione e al contesto sociale che ti opprimevano e perfino migliorare il tuo aspetto grazie al potere dell’immaginazione. Potevi creare un’identità che trasformava, te e gli altri. Elvis era il primo uomo del XX secolo, il precursore della rivoluzione sessuale, della lotta per i diritti civili, e infatti veniva da Memphis come Martin Luther King. Creò arte marginale che conquistò subito il centro della scena. Elvis e la televisione ci dettero accesso a un linguaggio del tutto nuovo, una nuova forma di comunicazione e un nuovo modo di vivere, di guardare il mondo, di pensare il sesso, la razza, l’identità, la vita. Quando Elvis è finito in tv, lo si è ascoltato e visto, non è stato possibile rimettere il Genio dentro la bottiglia.

Ma anche prima che ci fosse Elvis, il mio mondo era stato messo sottosopra dalla radiolina che stava in cima al frigorifero. Tra le 8 e le 8,30, ogni mattina, il suono della musica pop arrivava nelle mie giovani e impressionabili orecchie mentre facevo colazione. Il doowop, la musica più sensuale che sia mai stata prodotta, il suono del sesso e delle calze di seta. Poi il pop, Roy Orbison, il maestro dell’apocalisse romantica che godeva nel girare il coltello nella piaga della tua insicurezza adolescenziale. E Phil Spector, da cui imparai il potere del suono. E i Beatles, dei silenti dell’Olimpo che in fondo assomigliavano ai tuoi compagni di scuola. E gli Animals, brutti, sporchi e cattivi, da cui ho imparato tutto.

E poi Dylan. Il posto in cui vivevo mi sembrava irreale, da ragazzo. Negli Anni Sessanta tutto era falso, sbagliato ma non c’era la lingua per dirlo, non c’erano le parole. Fino a quando è arrivato Bob, che ci ha dato le parole e le canzoni. E la prima cosa che ci ha chiesto è stata: «Come ci si sente a essere così soli?». Ed era così, eravamo soli, nessuno capiva che il mondo stava cambiando. Ma lui sì, e ci parlava direttamente, come fossimo degli adulti. Bob è il padre della mia patria musicale, ora e per sempre.

Quando avevo all’incirca trent’anni, cercavo disperatamente di crescere, di trasformare la forma che mi aveva tanto appassionato in qualcosa di adulto. Ascoltavo moltissima musica country, che però aveva in sé un fatalismo tossico. Non c’era mai politica, in quella musica. Troppi sensi di colpa, era come la domenica dopo un sabato sera in cui hai esagerato nel far festa. Il country era come me, provinciale: non sono mai stato un tipo giusto, ero un hippy per caso, non un bohémien, mi sentivo un tipo qualunque con un talento leggermente al di sopra della media che però mi costava molto lavoro, molta fatica. Mi mancava qualcosa. Così, lessi la biografia di Woody Guthrie, e mi si aprì un mondo di possibilità, come già era accaduto a Dylan quando l’incontrò. I giorni di Woody erano i nostri, ma lui guardava oltre l’orizzonte. Il fatalismo era temperato da un pratico idealismo. La sua voce divenne per me importantissima. Anche se non smisi di amare Elvis, la semplicità del pop degli Anni Sessanta, il rumore delle chitarre elettriche e pure - devo ammettere - il lusso e l’agio di essere una star.

Tutto acquistò un senso quattro anni fa, quando mi trovai in una strana situazione. Mi trovavo a Washington. Al mio fianco c’era Pete Seeger, 90 anni. Faceva freddo, ma lui era come al solito in camicia. È l’erede vero di Woody Guthrie, in tutto. Davanti a noi c’erano migliaia di persone, dietro di noi il Lincoln Memorial, vicino a noi un presidente appena eletto. Stavamo per cantare «This Land is Your Land», la canzone più nota e bella di Woody Guthrie, e Pete mi ha detto, sotto voce: «La dobbiamo cantare tutta, dall’inizio alla fine, senza saltare un solo verso». E così abbiamo fatto. Quel giorno, Pete, io e generazioni di americani abbiamo capito che ci sono cose che vengono da fuori e entrano dentro di noi, diventano parte del cuore pulsante della nazione. Quel giorno, tutti gli americani, bianchi e neri, di ogni fede, furono uniti per un breve momento dalla poesia di Woody Guthrie. Forse Lester Bangs non aveva del tutto ragione, c’è ancora un nomeche unisce tutti e oggi siamo qui a celebrare un senso di libertà che è l’eredità più bella di Woody Guthrie. Giovani musicisti, coltivate la contraddizione che è in voi: se non vi renderà pazzi, vi farà più forti. Rimanete duri, affamati e vivi. E ricordatevi che è solo rock and roll.
(A cura di Piero Negri)
LaStampa.it

martedì 13 marzo 2012

Let the good times roll,

Pearl Jam, in arrivo un album
con nuove sonorità


I Pearl Jam

Stone Gossard, il chitarrista della band, annuncia: manca poco

milano
Grande notizia per i fan dei Pearl Jam. Il gruppo alternative rock americano ha quasi completato la registrazione del decimo album in studio.

Lo ha annunciato Stone Gossard, il chitarrista della band, che in una lunga intervista a Rolling Stone ha fatto il punto sulla situazione: "Non abbiamo alcuna fretta - ha affermato -, ma posso dirvi che mancano solo uno o due brani al completamento del cd».

Gossard, che sta promuovendo in questi giorni il nuovo album del suo progetto parallelo Brad, preferisce però non sbilanciarsi troppo: «Abbiamo registrato alcune canzoni e abbiamo intenzione di scriverne e provarne altre - ha sottolineato -. Può darsi che ne manchino due, come può darsi invece che decidiamo di aggiungerne sei o sette. Vedremo».

«Lo ripeto, non c'è nessuna urgenza - ha ribadito il chitarrista -. La cosa che ci preme maggiormente è espandere i nostri confini, piuttosto che seguire quello che abbiamo sempre fatto in passato».

C'è aria di novità, dunque. «Penso che sia un buon momento per sperimentare nuove sonorità - ha concluso Gossard -. Vogliamo che la gente, ascoltando il nostro nuovo cd, esclami “Wow, questo è insolito per i Pearl Jam”. Così, tra dieci anni, i fan potranno scegliere quale sia il periodo preferito della band».
LaStampa.it

domenica 11 marzo 2012

F.C. Buickese


25° Giornata del campionato di 4° categoria del medio/basso Carnico orientale
Calendario 2011/2012 – 10° girone ritorno

F.C. Cleulis F.C. Buickese 1 - 1
Note
Marcatori : Cunin (44° 2t), Torseon (con 3 palloni in campo)
Aliante della Comina sorvola il campo con striscione che inneggia all'evasione fiscale.
Spettatori: 60 (20 periti, 20 geometri, 20 del Cepu)
Arbitro: Gladio Cuet di Pra dal don
Ammonito: Aletta (firma assegno a vuoto)
Espulso: De Tornar (firma autografi per conto di Aletta)
Fiaccolata dell'Arcigay negli spogliatoi del Cleulis, a fine partita.
Terreno di torba irlandese con sottotitoli alla pagina 777 di televideo.
Cielo a stelle e striscie
Aria finisce nel registro degli indagati
Per finire....interrati nell'area piccola del Cleulis bidoni della raccolta differenziata, quello dei rifiuti tossici svuotato direttamente nella Fiat 1100 dell'arbitro.

Coperton B.

sabato 10 marzo 2012

W L'ITALIA!!

Le Leggi dèmodè


Sabato, 10 marzo 2012 - 14:20:00

Quando ero giovane ho speso una parte non irrilevante della mia vita studentesca per apprendere i cardini del Diritto, in tutti i Paesi civili del mondo. Tra l’altro ho imparato che dove non governa un dittatore, esiste la divisione dei poteri: un Parlamento emana le Leggi, il capo dello Stato le promulga, una qualche Gazzetta Ufficiale le pubblica e da quel momento i Giudici le applicano.
Così accadeva anche in Italia…. a quanto pare fino al 9 marzo del 2012 perché ieri una sezione della Cassazione ha sancito che tutto ciò non basta. Alcune persone tuttora sono chiuse in qualche galera perché ritenute colpevoli del reato di “associazione esterna alla Mafia”, ebbene, se la Legge è ancora uguale per tutti, domani dovranno essere messe in libertà perché la Legge che sanziona quel reato è dèmodè. Così si è espressa la Cassazione, seguendo il Procuratore, in merito all’imputato Dell’Utri, condannato in prima e seconda istanza a nove e sette anni di carcere in base a quella Legge.
Incredibile ma vero: la Cassazione ha stabilito che non basta che una Legge sia in vigore, occorre che la gente ci creda, infatti ha stabilito che il processo a Dell’Utri deve essere ripetuto perché si tratta di un reato indefinito a cui non crede più nessuno. (sic!).
Al diavolo le ore spese a studiare il Diritto Romano e d’altri Paesi e filosofia del Diritto e le origini delle norme che regolano la vita civile in ogni Paese. Tutte bubbole sorpassate dal concetto di consenso, di chissà chi. Rilevato con imperscrutabili analisi demoscopiche (di mercato?) fatte da un Procuratore, finalmente moderno e up to dated. Addio, Parlamento a cui solo compete, nelle democrazie, la responsabilità di captare le pulsioni etiche del popolo e tradurle in Leggi, pur che coerenti con la Costituzione e le fondamenta del Diritto. Perché, per esempio, se di moda fosse malmenare e uccidere qualcuno, magari perché straniero, o di colore, o se qualche altra idea aberrante trovasse consenso tra la popolazione, nessun Parlamento sarebbe legittimato a seguire quell’abominio producendo leggi coerenti con essa.
Invece, da ieri, per una sezione della Corte di Cassazione ai giudici è concesso di ignorare una legge perché – a loro dire- non convince più nessuno.
E poi, ad abundantiam, per supportare la loro stravagante sentenza hanno affermato che per quel reato, per definizione, sono irreperibili prove tangibili di colpevolezza. Vero! Nessun imputato di quel reato è stato sorpreso a uccidere un picciotto della cosca rivale, nè a spacciare droga, né a riscuotere il pizzo. Se così fosse sarebbero stati imputati di appartenenza a una cosca mafiosa e non di associazione esterna alla mafia. Per definizione, la colpevolezza o meno, in quella fattispecie di reato la si può solo dedurre da una serie di indizi, di fatti, episodi, circostanze non evidenti come per il reato padre (appartenenza alla mafia) ma pur sempre significativi. Primo fra tutti la frequentazione con elementi mafiosi, averne tratto, o potuto trarre, vantaggi di vario e indefinito carattere. Non occorre, insomma essere sorpresi con una pistola fumante in mano, ma aver avuto sistematici, continui rapporti e aver detto certe frasi intercettate e aver usato certi codici e aver tratto (o cercato di trarre) certi risultati che provano, logicamente e al di la di ogni ragionevole dubbio, che quella fattispecie, solo apparentemente evanescente, di reato si è configurata nel comportamento dell’imputato.
E questo, nel caso di Dell’Utri è tanto provato che neppure la Cassazione ha potuto misconoscere.
Perciò ha dovuto introdurre l’inverosimile concetto di reato di moda, e/o di reato desueto e comunque, dell’impossibilità di provarne la colpevolezza per mancanza di una pistola fumante in mano all’imputato.
Forse la Cassazione ignora l’esistenza dei processi indiziari… e quello che diceva Agatha Christie: tre indizi costituiscono prova. Nel caso di specie di indizi a carico dell’imputato credo ce ne fossero svariate decine, distribuite nel tempo e nello spazio.

Viva l’Italia!

RENZO MODIANO 
(fonte  http://affaritaliani.libero.it/cronache/dell-utri-100312.html?refresh_ce)



venerdì 9 marzo 2012

Bignami


Dal Bignami secondo me

Pensare che le cose possano migliorare non e' sbagliato, pensare il contrario ti libera dal sentirti un idiota.

Coperton B.

giovedì 8 marzo 2012

Poesia e dintorni


Cosa se pol far


Co sta' macchina sempre in riserva
che strappa ogni volta che schisso el pedal destro,
saria ora de cambiarla o de sistemarla
sta carcassa che someia alla me vita.
Co sto' pan cusi' duro che'l no fa' nianca fregole
a moio nella minestra fa' paston par tirar su' muri,
le braghe che casca insieme alle bale
me voria spago da valisa par strinser la cinta.
Cosa se pol far sentai sotto el pergol
pensando ai cassi propri chi te gira sempre intorno,
co la pansa fora a far rider i viandanti
chi ga' manco spirito de un volantin pubblicitario talla cassetta delle lettere.
L'erba d'inverno tase spettando la primavera
par alsar un fia' la cresta,
la not fredda e la brina la mattina
noi te mette nelle condision de emosionarte.
Cosa se pol far se le scarpe come el temp strinse
no lassa ne respiro ne speransa,
come se pol metter a dormir i nervi
chi tira come un mus incattivio dalle frustae.
El can me segue con sospetto
se almanco parlasse el podaria confortarme,
anca lu' pero' ga' qualcosa che ghe gira par la testa
ma che vien pi natural menar la coda.
Cosa se pol far co sto' bocal de birra
co sta camisa che no tien la piega,
la messa finisse andando in pase
me tiro su' el bavero che go freddo alla codopa.
Cosa se pol far co sto' cussin che no sta fermo
se move insieme ai sogni che me faso addoss,
doman podro' anca star meio de oggi
do man le pol anca scaldar un cuor malanda'.

Coperton B.

domenica 4 marzo 2012

F.C. Buickese


24° Giornata del campionato di 4° categoria del medio/basso Carnico orientale
Calendario 2011/2012 - 9° girone ritorno

F.C. Buickese - A.C Treppo carnico 3 - 2
Note
Marcatori : Pec (20°, 25° 2t), Volputti (41° 2t)
Durante l'intervallo si e' svolta l'annuale partita di caccia alla volpe
Spettatori: 46 (20 religiosi, 20 laici, 6 testimoni di Geova)
Arbitro: Plevant Pluvio di Forgaria
Ammonito: Volputti (pesca senza patentino)
Espulso: Puntal (pesca con cavi elettrici)
Vasche di trote d'allevamento nel cerchio di centrocampo
Terreno ricamato a mano
Cielo in prognosi riservata
Aria della comunita' europea
Per finire....durante il secondo tempo iniziati i lavori di restauro della piscina comunale, adiacente alla porta del Treppo che potra' essere usata anche come trampolino.

Coperton B.

venerdì 2 marzo 2012

Punto e virgola


di Arduino e Vittorino Marseghelot

A: Le' un casin de sente che porta schei in Svissera.
V: I va' comprar cioccolata.

Coperton B.

Bignami


Dal Bignami secondo me

L'amicizia e' una cosa da ragazzi, tra ragazzi, periodo che si limita all'infanzia, non puo' crescere perche' gli adulti sono troppo complicati per condividere una cosa cosi' naturale e semplice.

Coperton B.