ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

mercoledì 30 gennaio 2008

Cercare

Si cerca il sole d’inverno
e l’ombra d’estate,
si cerca tra i tronchi
tagliati con la luna giusta,
si cerca sempre qualcosa
che calmi l’inquietudine,
che esula dalle stagioni.
Cercare continuamente
per trovare il punto
al quale ancorarsi,
e ripartire poi alla ricerca,
come sempre,
di qualcos’altro.

(Coperton Buick)

martedì 29 gennaio 2008

Corso base di cucina

La pasta in bianco
(per 4 persone)

Preparazione
(senza l’ausilio della bilancia per alimenti)

Prendete quattro piatti fondi e metteteli uno accanto all’altro;
Aprite una scatola di penne (se ne avete una già aperta prendete quella);
Utilizzate penne rigate (prendono meglio il sugo in bianco);
Versate una quantità uguale di penne su ogni piatto (potete fare a meno di contarle, anzi, è importante fin dai primi passi “fare l’occhio” per la misura);
Prendete una pentola abbastanza capiente che si sviluppi in altezza, evitate padelle, teglie, farsore, bistecchiere e tegami vari;
Riempite d’acqua la pentola (non fino all’orlo) e fate bollire fino a che l’acqua bolle;
Quando l’acqua bolle buttate dentro le penne che avete preparato nei quattro piatti;
Lanciate il cronometro per il tempo di cottura: undici minuti, zero secondi, zero centesimi;
Date ora una mescolata con un mestolo di legno (fate attenzione che il mestolo sia più alto del livello dell’acqua);
Salate l’acqua. Attenzione, ci sono due teorie: salare subito, salare quando l’acqua bolle. Il consiglio è salare subito così siete fuori da un pensiero;
Per la quantità di sale si consiglia la quantità giusta;
Nel frattempo che la pasta cuoce grattate del grana su un piatto fondo;
Preparate il colapasta sul lavello (si raccomanda sul lavello e non sul lavandino);
Dopo queste operazioni avete a disposizione circa sette minuti: riposatevi o fate quello che volete;
Quando la sirena del cronometro avvisa che sono scaduti gli undici minuti, spegnete subito il gas, prendete delle presine per non scottarvi, sollevate la pentola e via sul colapasta;
Giù tutto e poi rimettete la pasta sulla pentola che avete utilizzato (non serve prenderne una nuova);
Versate sopra olio d’oliva e il grana precedentemente grattugiato.
Mescolate bene e versate il tutto nei quattro piatti fondi preparati in precedenza.
Se volete fare gli sborroni potete aggiungere, a decoro, una foglia di salvia su ogni piatto. La foglia di salvia è comunque più indicata su un condimento a base di burro. Il famoso burro&salvia.
Buon appetito.

(Stock Buick)

sabato 26 gennaio 2008

Giorno della memoria

Parte del nostro esistere ha sede
nelle anime di chi ci accosta,
ecco perchè è non umana
l’esperienza di chi ha vissuto giorni,
in cui l’uomo è stato una cosa
agli occhi dell’uomo.

da Se questo è un uomo di Primo Levi


SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

(Primo Levi)


Docce

Alla mattina ci portarono via tutto. Nudi ci classificarono, nome e cognome, e poi ci mandarono sotto…. la doccia: che nel campo di Auschwitz per quelli che non erano abilitati al lavoro era la camera a gas. Noi invece eravamo condannati ai lavori forzati. Nelle docce tutti quanti veniamo messi su uno sgabello, depilati con rasoi senza schiuma, in tutte le parti del corpo, capelli, peli delle braccia, del petto, del pube. Dalla porta si raggiungeva un'altra camera dove c'erano un mucchio di vestiti. Dovevi trovare una giacca e un paio di calzoni. Eravamo irriconoscibili.

Tratto da "C'era una volta la guerra" a cura di Sonia Brunetti e Fabio Levi – Silvio Zamorani editore, Torino 2002.


Difficile da riconoscere, ma era qui.
Qui bruciavano la gente.
Molta gente è stata bruciata qui.
Sì, è questo il luogo.

Nessuno ripartiva mai di qui.

I camion a gas arrivavano là…
C’erano due immensi forni…
e dopo, gettavano i corpi in quei forni,
e le fiamme salivano fino al cielo.

Fino al cielo?

Sì.
Era terribile.

Questo non si può raccontare.
Nessuno può
immaginare quello che è successo qui.
Impossibile. E nessuno può capirlo.
E anch’io, oggi…

Non posso credere di essere qui.
No, questo non posso crederlo.
Qui era sempre così tranquillo. Sempre.
Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei,era altrettanto tranquillo.
Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro.
Era silenzioso. Calmo.
Come ora.

(Contadini di Chelmno)
SHOAH - Rizzoli Editore

giovedì 24 gennaio 2008

Proverbi altoliventini

A lavarghe el muso al mus,
se perde acqua e anca saon.
A lavare il muso all’asino, si perde acqua ed anche sapone.
Non vale la pena sprecare parole o fatiche per niente.

Quando ch’el corpo se frusta, l’anima se giusta.
Quando il corpo si deteriora, l’anima si aggiusta.
Quando si invecchia, di solito si è più propensi a trascurare le cose materiali per pensare di piu’ alla propria anima.

L’e’ mort da fame parchè no l’avea el fil par taiar la polenta.
E’ morto di fame perchè non aveva il filo per tagliare la polenta.
Un tempo i contadini usavano versare la polenta su un tagliere rotondo, abbastanza grande, e poi ricavavano delle fette usando del filo da cucire; logicamente avrebbero potuto usare anche altri mezzi per tagliarla e quindi mangiarla.
Questo vuol significare che basta un po’ di ingegno per venir fuori da certe situazioni, anche difficili.

Quei la’ i te fea magnar el late col piron.
Quelli ti facevano mangiare il latte con la forchetta.
Definizione dei “signori” di un tempo che sfruttavano i loro mezzadri.

Tratto da “ detti&proverbi altoliventini” di Italo Cover
(C.B.)

martedì 22 gennaio 2008

Elezioni?

In caso di nuove elezioni
dalla mia posizione di sinistra,
mi sposterò verso l’alto
salirò sul tetto di casa.
Seguirò quel che succede
tappandomi metà dei miei sensi,
non sarò il complice
di vittorie o sconfitte,
voglio la calma piatta
lo zero a zero.
Voglio la melina sonnolenta
l’annientamento delle idee,
respirare e vegetare,
il tempo deve fermarsi.
E se poi il solito coglione
prende la palla e segna?
Allora tapperò l’altra
metà dei sensi,
mi girerò dall’altra parte …
Ciao bella ciao ciao ciao…

(Coperton Buick)

Addio al Partigiano Boldrini

Se n'è andato a 92 anni Arrigo Boldrini, storico comandante partigiano.

Protagonista della Resistenza e medaglia d'oro al valor militare.
Fu membro della Costituente e a lungo esponente del Pci.

(C.B)

lunedì 21 gennaio 2008

Steve Earle - Washington Square Serenade

Voglio segnalare l'ultimo lavoro di Steve Earle.
Non so se qualcuno di voi lo ha già accattato... è un filo difficile reperirlo a Pn... ho aspettato quasi 1 mese per averlo!
Il buon Steve appare fisicamente invecchiato... ha tanti capelli... come me!!!
Comunque il disco è splendido!!!

Federal Reserve of Borgomeduna
The Governor
Antonio Satta

sabato 19 gennaio 2008

Il vecchio Joe

The future is unwritten è un documentario di Julien Temple sulla vita di Joe Strummer. Arriverà nei cinema italiani verso la fine di febbraio. Probabilmente non gli concederanno troppe "date", quindi occhio al programma...
(s.b.)

venerdì 18 gennaio 2008

Dei libri letti su Fossati questo è sicuramente il più vicino a Fossati, alle sue canzoni, all'uomo/artista, al suo essere viaggiatore viaggiante da salvare. Il volatore è un libro ricco di aneddoti curiosi e divertenti, a volte sorprendenti. Fossati session man, musicista, autore, cantautore e produttore. Il difficile rapporto con il club Tenco, con la televisione e la promozione dei dischi, con le proprie canzoni. Scanzi narra con rara sensibilità e conoscenza le canzoni ed il raccontarsi di Fossati, mai come qui, confidenziale e profondo. Tra le sorprese chi l'avrebbe mai detto che Fossati, fuggito anni fa dal rock, da qualche tempo ha recuperato Springsteen. "Mi sono reso conto che è entrato nelle mie corde quando ho visto che stava invecchiando bene". C'è tempo, c'è tempo... Il volatore non è un libro intervista ma il racconto di uno scrittore su un artista che si è raccontato. Come scrive Bertoncelli "Fossati e Scanzi parlano, raccontano, suonano a distanza insieme; e, se è vero che i libri non si leggono solo ma si ascoltano, è un bellissimo sentire".
(Stock Buick)

Andrea Scanzi
Ivano Fossati
Il volatore

Giunti
€ 14,50


Prima di tutto
portate via questi due sacchi!!!

Stock Buick

Fles/Nius

In attesa dello scambio Ronaldinho/Kaka’, è ufficiale quello tra l’onorevole Cetto La Qualunque, che ricoprirà la carica di guardasigilli, ed il dimissionario Clemente Mastella che sarà lo showman del sabato sera, nel programma di Fazio Fabio.

Coperton Buick
Oh partigiano


Oh partigiano,
lasciami qui,
che voglio vederli in faccia questi bastardi.
Non è più tempo di nascondersi,
è ora che la polvere sul fucile,
trovi un’altra dimora,
è tempo di uccidere i maiali,
che sono grassi al punto giusto.
Vengono per rubarci le vite,
quelle delle nostre donne e anziani,
ma sono pronto a fotterli,
un solo colpo in canna,
o per la vita o la morte.
Sono stanco di fuggire dalla mia casa,
dalla mia donna,
aspetterò qui sulla porta,
sulla mia porta, l’invasòr.
È ora che la mia vita valga qualcosa,
sono qui per difenderla e proteggerla,
la libertà costa quanto basta,
e la pagherò come potrò.
Il tempo dei conti,
del pane al pane,
la vita si scambia con la stessa moneta,
è giunta l’ora di uccidere i maiali,
che sono grassi e non attendono altro.

(Coperton Buick)

giovedì 17 gennaio 2008

Schifosi

Hanno applaudito per solidarietà, senza vergogna e senza ritegno. Hanno difeso l'uomo e il politico, anzi, hanno difeso l'immunità. L'immunità che prima o dopo là dentro serve a tutti. Schifosi. Destra, sinistra, centro. Schifosi. Peggio di Mastella che credevamo e crediamo uno dei peggiori. Schifosi ci fate schifo. 'Indu u culo, quantunquamente espressamente.

Stock Buick

Bottecchia, l'ultima pedalata

SalaGrande Lunedi’ 21/01/08 –ore 21.00 Evento Speciale
BOTTECCHIA, L'ULTIMA PEDALATA di Gloria De Antoni con l'amichevole collaborazione di Oreste De Fornari e la partecipazione straordinaria di Gianni Mura - Ingresso Libero.
Dopo aver vinto alcune tappe nel 1923, Bottecchia fu il primo italiano ad aggiudicarsi il Tour de France, nel 1924, impresa che ripeterà anche l'anno seguente. Gloria De Antoni ripercorre le tappe principali dell'avventura umana e sportiva dell'indimenticato campione... I documenti filmati fanno rivivere allo spettatore i momenti esaltanti delle imprese sportive e aiutano a ricreare l'atmosfera dell'epoca ... Interverranno oltre all'autrice Gloria De Antoni, Gianni Mura, inviato di La Repubblica, Livio Jacob, Cineteca del Friuli e Sergio Bolzonello, Sindaco di Pordenone.

mercoledì 16 gennaio 2008

Rivali da sempre

Purtroppo Brother Coperton è ancora iuventino. Lui dice di aver smesso con il calcio, di essere stato in una comunità di recupero per ex tifosi/calciatori ma niente da fare. Il calcio, è vero, non lo segue più come un tempo ma, sotto sotto, è rimasto ancora iuventino. Dobbiamo portare pazienza ed aiutarlo a venirne fuori...Non ho mai capito cosa c'entri la giuventuz, quella squadra di fighette, con il rock, ma purtroppo è così...quantunquamente ed espressamente iuventino...
Forza Milan, sempre forza Milan.

Stock Buick

Italian style

Zogadori nostrani, rassa Piave
(Coperton Buick)

La Sapienza e il Papa

Una volta tanto esprimo solidarietà ai professori. Finalmente in Italia un'istituzione (tra le più importanti università in Europa) ha il coraggio di alzare la testa nei confronti dello strapotere della Chiesa, strapotere che perdura da secoli e che, unito a posizioni integraliste, continua a causare milioni di morti. Amen.

Stock Buick

domenica 13 gennaio 2008

Proverbi altoliventini

Schei e bote i fa largo.
Soldi e “botte” fanno largo.
Con i soldi (corruzione) o con le botte (violenza) si ottiene spazio, si ottengono risultati.

I soldi e l’amicizia i ciava la giustizia.
I soldi e l’amicizia “fregano” la giustizia.
Con i soldi e con l’amicizia si riesce a corrompere anche la giustizia.

La ghe va de piria!
Gli va a imbuto!
Un modo di dire quando a qualcuno va tutto a gonfie vele.

Par i mone, l’e’ scuro anca a mezzodì.
Per i tonti, e’ buio anche a mezzogiorno.
Una drastica ammissione di assoluta ignoranza.

(Tratto da “ detti&proverbi altoliventini” di Italo Cover)
(C.B.)

venerdì 11 gennaio 2008

Eppur si muove

Eppur si muove,
l’energia che rimane,
la voglia di rimboccarsi le maniche,
tirarsi su le braghe,
che l’abbiamo preso abbastanza.
Il desiderio di riemergere,
di tornare in gioco,
allontanarsi dalla depressione,
che ci guarda chiedendosi se siamo
bocconcini prelibati o pane duro,
buono solo per le galline.
Eppur si muove,
malgrado la solita inquietudine,
la solita inerzia,
rialzare la testa,
dopo troppi signorsì.
Eppur si muove,
una ragione per credere,
in qualche posto c’è,
sotterrata da un mucchio di pigrizia,
che attende il conto alla rovescia,
per bucare di nuovo il cielo.

(Coperton Buick)

giovedì 10 gennaio 2008

Chissà cosa sogna mio padre

«chissà cosa sogna mio padre
quando perso nel silenzio
occhi lontani dalla televisione
un colpo di tosse
e io che non gli parlo più».

Carlo di Francescantonio

dialoghi@lastampa.it
(fonte: Tuttolibri)
(C.B.)

domenica 6 gennaio 2008

Amilcare non ce l’ho fatta, non ce l’ho fatta…alla fine le ho comprate…devi veder che roba, devivedercheroba Amilcare…erano anni che sognavo di averle, di portarle, di calzarle…devviveddercherobba porcamiseria di quella vacca impestata… nero vernice…uno spettacolo…speciali…roba di lusso…roba fina, mica cartone…erano anni che sognavo un paio di scarpe di nero vernice…lucide come una Bentley, morbide come un guanto…capra Amilcare, non c’è niente da fare, per le scarpe ci vuole pelle di capra…la fodera, devi sentire che fodera…anche quella in pelle di capra…tutto di capra…anche tacco e spighette…son costate un occhio della testa ma, credimi, ne valeva la pena…si cammina che è una meraviglia…ma come faccio a dirti, a raccontarti…ieri mi son preso un giorno di ferie per provarle…ho fatto sessanta chilometri senza neanche voltarmi indietro...ho pestato due merde di cane ancora calde…neanche una piega, neanche un po’ di puzza…anzi, la merda di cane con la pelle di capra sa fin da buono…alla sera poi mi sono infilato sotto le coperte e le ho tenute su…ho dormito tutta la notte con le mie scarpe di nero vernice, che sogno, che lusso…vedrai Amilcare, queste dureranno una vita…che spettacolo…non vedo l’ora di portarle al tango dell’Assunta…vedrai che roba Amilcare…vedrai, vedrai come il nero vernice farà girar e sospirar tutte le maschione della sagra…preparati Amilcare…balleremo al centro della pista pigiati da grandi tette e fianchi roteanti, tra profumi ardenti e accidenti…ci sarà anche la Linda, quella che balla sempre e non si ferma mai, quella che non parla mai d’amore ma che tromba a tutte le ore…vedrai che questa volta portiamo a casa qualcosa…metti in ordine la mobilia, datti una sistemata al muso e una al musetto… vecchio caprone, stanotte si balla...

(Stock Buick)