ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

sabato 26 gennaio 2008

Giorno della memoria

Parte del nostro esistere ha sede
nelle anime di chi ci accosta,
ecco perchè è non umana
l’esperienza di chi ha vissuto giorni,
in cui l’uomo è stato una cosa
agli occhi dell’uomo.

da Se questo è un uomo di Primo Levi


SE QUESTO E' UN UOMO

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

(Primo Levi)


Docce

Alla mattina ci portarono via tutto. Nudi ci classificarono, nome e cognome, e poi ci mandarono sotto…. la doccia: che nel campo di Auschwitz per quelli che non erano abilitati al lavoro era la camera a gas. Noi invece eravamo condannati ai lavori forzati. Nelle docce tutti quanti veniamo messi su uno sgabello, depilati con rasoi senza schiuma, in tutte le parti del corpo, capelli, peli delle braccia, del petto, del pube. Dalla porta si raggiungeva un'altra camera dove c'erano un mucchio di vestiti. Dovevi trovare una giacca e un paio di calzoni. Eravamo irriconoscibili.

Tratto da "C'era una volta la guerra" a cura di Sonia Brunetti e Fabio Levi – Silvio Zamorani editore, Torino 2002.


Difficile da riconoscere, ma era qui.
Qui bruciavano la gente.
Molta gente è stata bruciata qui.
Sì, è questo il luogo.

Nessuno ripartiva mai di qui.

I camion a gas arrivavano là…
C’erano due immensi forni…
e dopo, gettavano i corpi in quei forni,
e le fiamme salivano fino al cielo.

Fino al cielo?

Sì.
Era terribile.

Questo non si può raccontare.
Nessuno può
immaginare quello che è successo qui.
Impossibile. E nessuno può capirlo.
E anch’io, oggi…

Non posso credere di essere qui.
No, questo non posso crederlo.
Qui era sempre così tranquillo. Sempre.
Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei,era altrettanto tranquillo.
Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro.
Era silenzioso. Calmo.
Come ora.

(Contadini di Chelmno)
SHOAH - Rizzoli Editore

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