She
isn't the one
Padova Stadio Euganeo
Venerdi' 31/05/13
E' ufficiale, Santo
Antonio si e' dimesso da Padova.
Il santo potrebbe gia'
essere nelle prossime ore presso un convento Francescano a Rovigo in
attesa d'una definitiva sistemazione; Budapest, Bucarest o Brugherio
le possibili location.
Padova e' anche, da
stasera, la prima provincia italiana eliminata dal territorio
nazionale con annessa citta', stadio, Brenta ed affini, persino la
casa di riposo” No' passa mai el temp” ha rifiutato tale
ecomostro per le esibizioni bocciofile.
L'Euganeo e' l'unico
stadio sul pianeta ad avere le strutture in province diverse, la
curva nord a Vicenza, la tribuna centrale a Rovigo, l'altra a Verona,
mentre la zona del palco paga regolarmente l'I.M.U. al comune
Padovano.
Fatte salve l'Arena di
verona, le dolomiti e poco altro, l'unione europea discutera' nel
prossimo consiglio a chi annettere questo territorio, non c'e'
ovviamente nessuna candidatura e probabilmente si procedera' per
sorteggio, lasciando in attesa nel terrore tutte le comunita'
mondiali.
Lo scempio apparso ai
nostri occhi per tentare d'avvicinarsi allo stadio, e' ancora oggi
avvolto da nubi tossiche d'incredulita'.
Tutte le uscite verso il
luogo del concerto sono chiuse, presiedute da agenti Lituani
reclutati nel vicino centro d'accoglimento di Cittadella, che
indicano in uno stentatissimo dialetto di proseguire verso Stoccolma,
seguire le indicazioni per Dortmund ed attendere Gesu' di Nazharet
che ci trainera' in terra santa su scialuppe di salvataggio
superstiti del Titanic.
Tra le bestemmie che
volano, i navigatori satellitari che propongono ricette culinarie,
molti fans lasceranno l'auto parcheggiata in autostrada, per
proseguire a piedi attraverso i campi come tanti Tom Joad in fuga
verso terre di sogni e speranze.
La situazione che
precipita e' cosi fuor dal comune che, in via del tutto eccezionale,
e' prevista a breve, l'arrivo d'una troupe di “Report”.
Il senso civico ed etico
che ogni Sprinstiniano indossa dentro e fuori gli stadi ci allontana
dalla tentazione di non esserlo, uomini e non caporali dunque ci
portano ad un breve breafing costituzionale, in cui decidiamo di
parcheggiare(a pagamento) dall'altra parte della luna dove il fuso e'
diverso.
Dal 21 Giugno 1985, per la
prima volta, timbriamo in rosso e la mano di Dio ci punisce a
sentire, dopo la devastante esibizione di Torino 1988, “Boom boom”
nelle retrovie, torture che in tempi moderni dovrebbero essere
abolite.
La formazione e' inedita
capitanata dal Principe, dopo l'ottima performance di San Siro 2012,
con i Buick al completo, schema 2-1, Buick avanti e Principe dietro,
molto indietro, staccato sensibilmente dal gruppo maglia rosa e
talmente indietro che la Barley arts e Springsteen decidono al 42°
di interrompere il concerto, per permettere al nostro velocista di
entrare trionfante nello stadio, come Francesco Moser al velodromo di
Roubaix nel '78.
Formazione inedita ma non
troppo, chi non ricordera' il triplete del 28/29/30 Dicembre 1984 in
quel del “Ritz” a Cordenons in occasione dell'uscita di “C'era
una volta in America” dove i nostri proseliti ricevettero il premio
fedelta' dallo stesso Sergio Leone ed il vecchio Vlaminio Raffin,
allora primo bigliettaio della croisette folponica, rimase cosi'
folgorato da continuare a girare, ancora oggi, con in tasca qualche
vecchio biglietto, non si sa' mai che all'improvviso si ripresenti la
santa trinita'.
E' il concerto comunque
delle prime volte, per il trio appunto, la prima volta di Coperton da
disoccupato, la prima di Stock da......insomma diversa dalle altre,
la prima senza nemmeno un contatto telefonico con fratello Big Joe
Walter, il periodo e' quello che e', la sfiga ci vuole cosi' bene da
tenerci spesso compagnia ultimamente, bastava solo che venissimo
sorteggiati per raccogliere l'immondizia sul prato a fine spettacolo
e la prossima saga di Fantozzi non ce l'avrebbe tolta nemmeno
l'O.N.U.
Ma veniamo allo show,
decisamente meno folcloristico e carnevalesco dei precedenti, vive di
grande intensita' in cui Bruce e' spesso sul pezzo senza essere
troppo supportato dalla turbo E_street, il clou del concerto e'
ovviamente l'esecuzione dell'intero album “Born to run” nella
sequenza esatta in cui e' stato registrato, e le richieste tipo Juke
Box sono limitate all'osso.
Se dovessi ipotizzare il
podio di stasera, azzarderei “Something in the night, Backstreet”
e come special one la meraviglia delle meraviglie “Meeting across
the river”.
Questo pezzo e' l'alchimia
di quando il R'.n'.r'. incontra il Jazz e s'innamorano, creando la
purezza delle sorgenti incontaminate e protette dalla natura che,
quando gli va', regala magie per palati extra fini.
Bruce e' la voce Soul piu'
grande del nostro sistema solare, da' e riceve spiritualita', canta e
incanta i cuori solitari, quelli spezzati ed altri in attesa della
luce.
La voce rimane l'essenza
di tutta la sua magnificenza, scalda, riempie, accelera, rallenta,
unisce, racconta come stiamo e perche', accompagna le nostre vite
nella buona e cattiva sorte, ritma le cadenze dell'incalzare degli
eventi, sottrae nostalgia ai silenzi che spesso entrano nello stomaco
come tempeste di veleno.
Spesso mi chiedo:” E se
tutto questo non ci fosse stato?”, il silenzio quando non ha
contorno non ha via d'uscita, avremo vissuto comunque ma in che modo?
con quali crampi di pancia se non quelli delle grandi abbuffate.
La certezza e' che se
Bruce passa da noi, noi andiamo a trovarlo, non mi pongo la questione
del deja'vue, piuttosto la domanda se voglio stare acceso sulle
frequenze che mi tengono ancora in vita.
La notte delle prime
volte, di qualcosa che e' cambiato e forse per sempre, probabilmente
non sara' piu' come prima, She's the one e' stata una delle tante
canzoni di questa sera, She isn't the one sia la speranza di domani.
That
Thunder in your heart
At night when you’re kneeling in the
dark
It says you’re never gonna leave her
But there’s this
angel in her eyes
That tells such desperate lies
And all you
want to do is believe her
And tonight you’ll try just one more
time
To leave it all behind and to break on through
Oh she can
take you, but if she wants to break you
She’s gonna find out
that ain’t so easy to do
And no matter where you sleep tonight
or how far you run
Oh-o she’s the one, she’s the one
c.b.