Amilcare,
il libeccio oggi mi porta l’odore e il respiro dell’oceano, quel profumo che ha la
pelle del mare, la saliva delle onde, l’alito del vento sopra l’infinito che si
muove e non sta fermo mai. Dove sei Amilcare, scrivo sopra la mia ombra, sopra il pianoforte sfondato, sopra il baule scoperchiato da nuvole in
fuga. Così è, vecchio pastrano…dove sei che qui non passa cane, non passa luna,
non passa il passare di niente. Dove sei.
stockbuick
Nessun commento:
Posta un commento