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venerdì 10 maggio 2013

rock'n'roll can never die

Un festival nel nome di Joe Strummer

Il legame fra Joe Strummer e Bologna nacque con il primo storico concerto dei suoi Clash in Italia, in piazza Maggiore nel 1980
A 33 anni dal primo show a Bologna
rivive il mito dei Clash: una 3 giorni
di concerti ad alto “impatto sociale”
franco giubilei
bologna
Il legame fra Joe Strummer e Bologna nacque con il primo storico concerto dei suoi Clash in Italia, in piazza Maggiore nel 1980. Fu uno strano show, segnato dalla polemiche della scena punk movimentista bolognese, che rimproverava ai Clash di aver firmato con una grande casa discografica e allo stesso tempo malsopportava che l’evento fosse organizzato dal Comune (non correva buon sangue fra l’allora giunta Pci e il “movimento”, ndr).

Strummer da parte sua stava per farla grossa, perché voleva presentarsi sul palco con una t-shirt con la stella a cinque punte, e quelli erano anni durissimi per il terrorismo. Fu convinto all’ultimo momento che non era proprio il caso, e quella maglietta dalla piazza non la vide quasi nessuno.

Sono passati 33 anni, Joe “lo strimpellatore” (questa la traduzione del nomignolo Strummer, che in realtà si chiamava John Graham Mellor) nel frattempo è morto, nel 2002, per un problema di cuore che se l’è portato via a soli 50 anni d’età, e il Comune di Bologna ha deciso di intitolargli l’Arena Parco Nord, dove si svolgono i principali appuntamenti live all’aperto in città e dove lo stesso Strummer tenne uno dei suoi ultimi concerti nel 1999.

Probabilmente, per l’impegno politico che ha sempre caratterizzato la sua carriera, al fondatore dei Clash sarebbe piaciuto il festival che terrà a battesimo l’iniziativa, dal 3 al 5 luglio: lo “Strummer Live Festival”, organizzato dall’Estragon in collaborazione con Studio’s e Musicando, allineerà formazioni e artisti che hanno associato la loro produzione a campagne di forte impronta sociale come Manu Chao e i nostri Modena City Ramblers, o che comunque hanno fatto delle diversità culturali e musicali i loro tratti principali, è il caso di Goran Bregovic e della sua Wedding and Funeral Orkestar. Nel dettaglio, il programma della manifestazione prevede, per il 3 luglio, le esibizioni di Eusebio Martinelli con la Gipsy Aharth Orkestar, seguito da Bregovic e la sua banda e, in chiusura, dal dj set di DJ Pravda. Il 4 luglio sarà di scena Manu Chao col suo gruppo La Ventura, preceduto dai Ramblers cui, per l’occasione, si unirà l’ex cantante Cisco sulle note di “Bella Ciao”. Il 5 luglio, infine, spazio al grande reggae internazionale con Alborosie, italiano di nascita ma giamaicano di adozione, agli Africa Unite, che festeggiano trent’anni di carriera, ai Rebel Rootz e ai Mellow Mood.

Info: www.estragon.it 

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