ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

domenica 2 giugno 2013

Bruce Springsteen

She isn't the one

Padova Stadio Euganeo Venerdi' 31/05/13

E' ufficiale, Santo Antonio si e' dimesso da Padova.
Il santo potrebbe gia' essere nelle prossime ore presso un convento Francescano a Rovigo in attesa d'una definitiva sistemazione; Budapest, Bucarest o Brugherio le possibili location.
Padova e' anche, da stasera, la prima provincia italiana eliminata dal territorio nazionale con annessa citta', stadio, Brenta ed affini, persino la casa di riposo” No' passa mai el temp” ha rifiutato tale ecomostro per le esibizioni bocciofile.
L'Euganeo e' l'unico stadio sul pianeta ad avere le strutture in province diverse, la curva nord a Vicenza, la tribuna centrale a Rovigo, l'altra a Verona, mentre la zona del palco paga regolarmente l'I.M.U. al comune Padovano.
Fatte salve l'Arena di verona, le dolomiti e poco altro, l'unione europea discutera' nel prossimo consiglio a chi annettere questo territorio, non c'e' ovviamente nessuna candidatura e probabilmente si procedera' per sorteggio, lasciando in attesa nel terrore tutte le comunita' mondiali.
Lo scempio apparso ai nostri occhi per tentare d'avvicinarsi allo stadio, e' ancora oggi avvolto da nubi tossiche d'incredulita'.
Tutte le uscite verso il luogo del concerto sono chiuse, presiedute da agenti Lituani reclutati nel vicino centro d'accoglimento di Cittadella, che indicano in uno stentatissimo dialetto di proseguire verso Stoccolma, seguire le indicazioni per Dortmund ed attendere Gesu' di Nazharet che ci trainera' in terra santa su scialuppe di salvataggio superstiti del Titanic.
Tra le bestemmie che volano, i navigatori satellitari che propongono ricette culinarie, molti fans lasceranno l'auto parcheggiata in autostrada, per proseguire a piedi attraverso i campi come tanti Tom Joad in fuga verso terre di sogni e speranze.
La situazione che precipita e' cosi fuor dal comune che, in via del tutto eccezionale, e' prevista a breve, l'arrivo d'una troupe di “Report”.
Il senso civico ed etico che ogni Sprinstiniano indossa dentro e fuori gli stadi ci allontana dalla tentazione di non esserlo, uomini e non caporali dunque ci portano ad un breve breafing costituzionale, in cui decidiamo di parcheggiare(a pagamento) dall'altra parte della luna dove il fuso e' diverso.
Dal 21 Giugno 1985, per la prima volta, timbriamo in rosso e la mano di Dio ci punisce a sentire, dopo la devastante esibizione di Torino 1988, “Boom boom” nelle retrovie, torture che in tempi moderni dovrebbero essere abolite.
La formazione e' inedita capitanata dal Principe, dopo l'ottima performance di San Siro 2012, con i Buick al completo, schema 2-1, Buick avanti e Principe dietro, molto indietro, staccato sensibilmente dal gruppo maglia rosa e talmente indietro che la Barley arts e Springsteen decidono al 42° di interrompere il concerto, per permettere al nostro velocista di entrare trionfante nello stadio, come Francesco Moser al velodromo di Roubaix nel '78.
Formazione inedita ma non troppo, chi non ricordera' il triplete del 28/29/30 Dicembre 1984 in quel del “Ritz” a Cordenons in occasione dell'uscita di “C'era una volta in America” dove i nostri proseliti ricevettero il premio fedelta' dallo stesso Sergio Leone ed il vecchio Vlaminio Raffin, allora primo bigliettaio della croisette folponica, rimase cosi' folgorato da continuare a girare, ancora oggi, con in tasca qualche vecchio biglietto, non si sa' mai che all'improvviso si ripresenti la santa trinita'.
E' il concerto comunque delle prime volte, per il trio appunto, la prima volta di Coperton da disoccupato, la prima di Stock da......insomma diversa dalle altre, la prima senza nemmeno un contatto telefonico con fratello Big Joe Walter, il periodo e' quello che e', la sfiga ci vuole cosi' bene da tenerci spesso compagnia ultimamente, bastava solo che venissimo sorteggiati per raccogliere l'immondizia sul prato a fine spettacolo e la prossima saga di Fantozzi non ce l'avrebbe tolta nemmeno l'O.N.U.
Ma veniamo allo show, decisamente meno folcloristico e carnevalesco dei precedenti, vive di grande intensita' in cui Bruce e' spesso sul pezzo senza essere troppo supportato dalla turbo E_street, il clou del concerto e' ovviamente l'esecuzione dell'intero album “Born to run” nella sequenza esatta in cui e' stato registrato, e le richieste tipo Juke Box sono limitate all'osso.
Se dovessi ipotizzare il podio di stasera, azzarderei “Something in the night, Backstreet” e come special one la meraviglia delle meraviglie “Meeting across the river”.
Questo pezzo e' l'alchimia di quando il R'.n'.r'. incontra il Jazz e s'innamorano, creando la purezza delle sorgenti incontaminate e protette dalla natura che, quando gli va', regala magie per palati extra fini.
Bruce e' la voce Soul piu' grande del nostro sistema solare, da' e riceve spiritualita', canta e incanta i cuori solitari, quelli spezzati ed altri in attesa della luce.
La voce rimane l'essenza di tutta la sua magnificenza, scalda, riempie, accelera, rallenta, unisce, racconta come stiamo e perche', accompagna le nostre vite nella buona e cattiva sorte, ritma le cadenze dell'incalzare degli eventi, sottrae nostalgia ai silenzi che spesso entrano nello stomaco come tempeste di veleno.
Spesso mi chiedo:” E se tutto questo non ci fosse stato?”, il silenzio quando non ha contorno non ha via d'uscita, avremo vissuto comunque ma in che modo? con quali crampi di pancia se non quelli delle grandi abbuffate.
La certezza e' che se Bruce passa da noi, noi andiamo a trovarlo, non mi pongo la questione del deja'vue, piuttosto la domanda se voglio stare acceso sulle frequenze che mi tengono ancora in vita.
La notte delle prime volte, di qualcosa che e' cambiato e forse per sempre, probabilmente non sara' piu' come prima, She's the one e' stata una delle tante canzoni di questa sera, She isn't the one sia la speranza di domani.

That Thunder in your heart
At night when you’re kneeling in the dark
It says you’re never gonna leave her
But there’s this angel in her eyes
That tells such desperate lies
And all you want to do is believe her
And tonight you’ll try just one more time
To leave it all behind and to break on through
Oh she can take you, but if she wants to break you
She’s gonna find out that ain’t so easy to do
And no matter where you sleep tonight or how far you run
Oh-o she’s the one, she’s the one

c.b.

1 commento:

Il Principe (Rino) ha detto...

....facciamo un bagno?..