Non so' se.....
Non so' se
avro' ancora la forza
di azionare
lo start, di premere invio,
di restare
senza fiato sul filo che punta al dirupo
devo
progettare qualcosa per cambiare le cose.
Non so' se
avro' la pazienza d'aspettare che il vento
mi renda la
chioma portatisi via qualche lustro fa,
non so' se
aspettero' la mia vita
che fa'
fatica a tenere il minimo,
tentare di
riavviarla o arrestarne il sistema definitivamente.
Non so' se
bastera' il profumo delle tavole di ciliegio appena tagliate
a garantirmi
una buona riserva d'ossigeno,
non so' se
ogni giorno potro' aspettare il buio
che nasconda
la mia faccia stanca di solitudini masticate a vuoto.
I figli
alzano il tiro del loro livello culturale
non so' se
riusciro' a stargli in scia,
portare
nella testa tutte quelle parole sfiorate in passato
il tempo
m'intima di accostare alla prima fermata.
Non so' se la
prossima vendemmia riportera' un po' d'allegria
oppure gli
svarioni classici di chi non regge nemmeno l'odore di bacco,
fatica e' la
parola che accompagna i miei movimenti sempre piu' incerti
non basta
l'impegno per non perdere l'ultimo tram del giorno.
Alcuni giorni
sono vuoti, altri esenti da emozioni
e' difficile
vincere il coraggio sfidandolo a nascondino,
vorrei
provare a parlare un'altra lingua
evitando
quelle parole che mi riportino nei gironi infernali.
Vorrei almeno
muovere quelle sei corde
e metterle
d'accordo su accordi possibili per dita neofite,
non so' se
bastera' quel intro di piano
a riportarmi
un po' di quiete allo stomaco.
Ne tempo ne
spazio ne velocita'
i vettori
remano contro ogni buona sorte,
mentre il
mondo mi guarda dall'alto verso il basso
capisco che
anche oggi la partita si gioca fuori casa.
Non so' se
bastera' farsi un bagno
per farmi
cambiare la pelle,
i lunghi
silenzi dei Western di Leone
faranno da
ammortizzatori tra me e la vita?
la questione
non si limita alla sconfitta
o come
saperla metabolizzare,
certe notti
se sei sveglio
le paure non
bussano nemmeno alla porta,
si siedono a
tavola e non se ne vanno prima d'averti succhiato il sangue.
Non so' se
bastera' aspettare Babbo Natale
essere in
qualche modo credente,
ti fai un
regalo e paghi la fattura
per evitare
che il mondo ti apra un reclamo,
non so' se
basteranno i libri
che ho letto
per proteggermi dall'invecchiamento precoce,
non so' se
bastera' augurarsi buona notte
farmi
rimboccare le coperte ed esser certo di trovare
le pantofole
ai piedi del letto, il giorno dopo.
Non so se
servira' stare attenti alle zanzare
che prima ti
leccano l'Autan e poi ti spolpano tutte le piastrine di cui disponi,
ti segnano
il corpo per preparati alla croce
fastidio
vecchio come il nuovo mondo.
Non so' se
riusciro' a rimanere compresso tra queste parentesi
apici,
virgolette e punti esclamativi,
la vita
raramente ti stacca la cedola
questa vita
che mi e' cosi' poco empatica.
Non so' se
riusciro' piu' ad ardere di passione
quel falo'
che per tanto tempo a sfidato le arroganze del vento,
bruciare
sempre meno fino a far saltare il salvavita
raccogliere
poi le brace per, al massimo, concimare la maneggia.
Non so' se
trovero'.....
non so' se
provero' ancora......
non so' se ti
cerchero' ancora.......
non so' se
chiederti.......
non so' se
parlarti di me.......
non so'
se.....
non so'
se......
proprio non
lo so'.
c.b.
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