Tra Favola e realta’
Principi, Principesse, Re e Regine hanno
accompagnato
e meravigliato la nostra prima infanzia,
a tal punto da credere che anche noi, in
eta’ adulta,
avremmo potuto vivere e godere della
fantastiche avventure
che imparammo a memoria.
Da grandi poi ci siamo resi conto che
tutto quell’incanto e’ stato eroso dalla
realta’,
i
castelli hanno lasciato lo spazio alle case, fabbriche, capannoni e officine,
spegnendo in noi quell’idea che le meraviglie potessero esistere.
La vita crea, ricrea, rigenera e ribalta ogni
credenza razionale
indicandoci che il fantastico e’ la
porta che anticipa quella della realta’.
Succede cosi’ che il Principe di via
Timavo, sempre fedele al suo regno,
decide, per allontanare la noia e la
solitudine,
di sfondare quella finestra che divide i
mondi,
quello reale e quello fantastico.
Tende la mano ed il braccio verso
l’ignoto, lo sconosciuto,
nella speranza che il suo cuor possa giovar di
tal gesto.
Dopo anni d’attesa fra tentennamenti,
indecisioni, alcune delusioni e qualche aspettativa rubata dal vento,
il suo braccio, come la lenza del
pescatore,
comincia a tendersi tanto da sorprenderlo e
risvegliarlo dal torpore cui era ormai abituato da anni.
Una fanciulla cadde ignara in quella
beata trappola e comincia cosi’ una sorta di duello dove i protagonisti vogliono,
tra
sospetti e timori, rimanere nel proprio mondo.
Ma quando un Principe decide,
la sorte e la strada si delineano
perfettamente,
la donna viene coinvolta e trascinata a
legarsi ,col nobil metallo, al dito del suo nuovo promesso.
La destinata diverra’ la principessa di
quel regno,
beneficiera’ dell’incanto che sognava da
fanciulla,
cadra’
lievemente nei libri che sua madre le leggeva con tanta passione,
a voce bassa per non spegnere quella luce che
illumina le fiabe piu’ belle.
Tra favola e realta’ si sta’ per
compiere l’inatteso evento,
sul quale nessuno nel regno avrebbe scommesso
un sol fiorino.
Favola e realta’ hanno bisogno l’uno
dell’altra,
come il Principe desidera la sua sposa,
noi delle nostre donne, delle nostre amicizie
che,
ogni tanto, la tempesta spazza via per poi
ricondurci attorno a quel vecchio tronco,
le cui radici non si estirperanno mai piu’.
Fantastico o reale, incredibile o vero,
lasciamo che inizi la festa con i suoi protagonisti, le figure le controfigure,
le comparse e tutti i sudditi.
Timavo e’ la via ma soprattutto la
parola,
che cosi’ facilmente possiamo decifrare,
tradurre e ricondurla al lieto fine
perche’ vivere in armonia prevede quella fatal
magia.
Ma dopo un po’finira anche la festa,
invitati
nei loro abiti migliori saluteranno con
baci al cielo i novelli,
ma tutto quel che basta, senza sussurrare
quella parolina,
tutto quel che c’e’, probabilmente per
sempre, resta.
Dedicate to Silvia and Rino
Sara,Elisa,Teresa,Dario……e c.b
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