Cari amici, cari fan, cari visitanti, cari cari.
Da oggi il nostro/vostro Magazine si arricchirà di una nuova e preziosa rubrica. Un nostro carissimo amico, Mastro Gigi of Santa Foca, ci invita a partire per un piccolo grande viaggio liuteristico che avrà come meta la progettazione di una steel string guitar. Ci pare una bella cosa e soprattutto siamo onorati di ospitare qui la passione e l'ingegno di un vecchio rocker come Mastro Gigi.
(Stock Buick)
Ringrazio innanzi tutto i Buick Brothers per l’ospitalità. Il mio contributo si svilupperà in più fasi e tratterà la storia (una breve panoramica) e la costruzione della chitarra steel string nella sua conformazione attuale. L’obiettivo è dare alle persone interessate le nozioni fondamentali per intraprendere la costruzione dello strumento.
Vedremo le regole che dettano la spaziatura dei tasti (fret), la lunghezza della scala, la compensazione, la giunzione del manico e le dimensioni di ciascuna parte dello strumento. Verranno esposte le tecniche per la sagomatura e, ove possibile, indicazioni su siti o bibliografia di riferimento).
Ovviamente la condizione essenziale è che qualcuno sia interessato all’argomento, pertanto, dopo la prima presentazione, sarà il vostro feedback a decidere la continuazione del lavoro o il suo abbandono.
Verranno utilizzati perlopiù i vocaboli americani che identificano le parti dello strumento dato che, essendo stato sviluppato negli Stati Uniti, la letteratura sulla costruzione è prevalentemente americana.
Utilizzo il termine steel string perché è l’unico che identifica in maniera univoca la chitarra acustica con corde in acciaio.
Breve storia
Senza andare alle origini ittite e successivamente arabe inizieremo direttamente dalla fine dell’ottocento con l’arrivo in America di un liutaio tedesco istruitosi a Vienna (dall’artigiano che forniva le chitarre a Paganini); C.F. Martin. Stando alla biografia emigrò in America per sfuggire alle ferree regole delle corporazioni tedesche che imponevano limiti alla varietà di strumenti costruibili (chi costruiva violini non poteva costruire chitarre ecc.).
Si stabilì inizialmente a New York e successivamente a Nazareth, Pennsylvania dove si trova tuttora lo stabilimento. Al suo genio si deve introduzione del particolare modo di rinforzare la tavola armonica “X-bracing” che ha in seguito permesso l’utilizzo delle corde in acciaio (al tempo si usavano solo corde in budello). Altre innovazioni della Martin’s sono i 14 tasti liberi all’attaccatura del manico (su alcuni modelli) e alcune forme e dimensioni che hanno in seguito ispirato tutti i costruttori (es. Dreadnought).
E’ evidente che non è stato solo C.F.Martin a determinare lo sviluppo della chitarra steel string, e negli Stati Uniti esistono diversi costruttori altrettanto blasonati, è verò però che la sua inventiva è stata elemento trainante per tutti.
La prossima volta parleremo dei legni utilizzati nella costruzione.
Alla prossima.
Mastro Gigi of Santa Foca
Da oggi il nostro/vostro Magazine si arricchirà di una nuova e preziosa rubrica. Un nostro carissimo amico, Mastro Gigi of Santa Foca, ci invita a partire per un piccolo grande viaggio liuteristico che avrà come meta la progettazione di una steel string guitar. Ci pare una bella cosa e soprattutto siamo onorati di ospitare qui la passione e l'ingegno di un vecchio rocker come Mastro Gigi.
(Stock Buick)
Ringrazio innanzi tutto i Buick Brothers per l’ospitalità. Il mio contributo si svilupperà in più fasi e tratterà la storia (una breve panoramica) e la costruzione della chitarra steel string nella sua conformazione attuale. L’obiettivo è dare alle persone interessate le nozioni fondamentali per intraprendere la costruzione dello strumento.
Vedremo le regole che dettano la spaziatura dei tasti (fret), la lunghezza della scala, la compensazione, la giunzione del manico e le dimensioni di ciascuna parte dello strumento. Verranno esposte le tecniche per la sagomatura e, ove possibile, indicazioni su siti o bibliografia di riferimento).
Ovviamente la condizione essenziale è che qualcuno sia interessato all’argomento, pertanto, dopo la prima presentazione, sarà il vostro feedback a decidere la continuazione del lavoro o il suo abbandono.
Verranno utilizzati perlopiù i vocaboli americani che identificano le parti dello strumento dato che, essendo stato sviluppato negli Stati Uniti, la letteratura sulla costruzione è prevalentemente americana.
Utilizzo il termine steel string perché è l’unico che identifica in maniera univoca la chitarra acustica con corde in acciaio.
Breve storia
Senza andare alle origini ittite e successivamente arabe inizieremo direttamente dalla fine dell’ottocento con l’arrivo in America di un liutaio tedesco istruitosi a Vienna (dall’artigiano che forniva le chitarre a Paganini); C.F. Martin. Stando alla biografia emigrò in America per sfuggire alle ferree regole delle corporazioni tedesche che imponevano limiti alla varietà di strumenti costruibili (chi costruiva violini non poteva costruire chitarre ecc.).
Si stabilì inizialmente a New York e successivamente a Nazareth, Pennsylvania dove si trova tuttora lo stabilimento. Al suo genio si deve introduzione del particolare modo di rinforzare la tavola armonica “X-bracing” che ha in seguito permesso l’utilizzo delle corde in acciaio (al tempo si usavano solo corde in budello). Altre innovazioni della Martin’s sono i 14 tasti liberi all’attaccatura del manico (su alcuni modelli) e alcune forme e dimensioni che hanno in seguito ispirato tutti i costruttori (es. Dreadnought).
E’ evidente che non è stato solo C.F.Martin a determinare lo sviluppo della chitarra steel string, e negli Stati Uniti esistono diversi costruttori altrettanto blasonati, è verò però che la sua inventiva è stata elemento trainante per tutti.
La prossima volta parleremo dei legni utilizzati nella costruzione.
Alla prossima.
Mastro Gigi of Santa Foca
1 commento:
Benvenuto mastro Gigi, benvenuto davvero di cuore all'amico che ora porta una ventata di novità interessante che spero raccolga l'entusiasmo di molti....il Principe della libera contea di Borgomeduna saluta con favore la tua lodevole iniziativa...a si iodin par un taj in setimane mandi.
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