ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

domenica 10 giugno 2012

Bruce Springsteen


Luci a San Siro

Milano Stadio San Siro(G.Meazza), Giovedi' 07/06/12

Con il decreto ministeriale n°1 del 16/02/12, il parlamento del principato di Borgomeduna aveva approvato, con 3 voti a favore e 0 contro, il D.D.L. In rif.to ad avvenimenti dello spettacolo di alta rilevanza culturale, dove nel testo si parlava di una spedizione in terra lombarda per una comitiva formata da 3 persone e come mezzo di trasporto un camper a noleggio.
Il 07/06 ci ritroviamo invece in 2 con la solita ormai vecchia Opel Astra ma gia' avvezza a spedizioni di tal genere, la defezione del Presidente arrivata nella notte al nostro centro elaborazione dati, con un comunicato che riporta l'impossibilita' di muoversi causa guai socialgiuridici.
Ed eccoci qua' il Principe ed il sottoscritto che decidiamo di assolvere a pieno il nostro compito istituzionale, come ci aveva raccomandato la settimana precedente, in visita a Pordenone, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La giornata e' umida e meno male che il clima non funziona, lo fara' poi in serata in base a criteri elettromagnetici che dobbiamo ancora scoprire, il Principe invaso dal demonio prepara dei panini che al primo pit stop ci accorgiamo abbia dimenticato a casa con i sentiti ringraziamenti di papa' Mario.
L'autostrada, cui ci e' concessa una corsia preferenziale, e' invasa di petali di rose, reggiseni, perizoma, biancheria intima, gli sponsor calzedonia ed Omsa hanno preparato minuziosamente la coreografia reale.
Il percorso stradale viaggia in parallelo ai ricordi di quelle donne che nei d'intorni della panchina dei giardini di Lignano hanno reso famoso l'ospite cui ho l'onore di trasportare lungo la val Padana.
Da Verona, Brescia, Bergamo uno sventolio interminabile di fazzoletti umidi(di pianto?), drappelli, gadget e striscioni d'ogni sorta come quello all'uscita di Cormano, dove un migliaio d'ex candidate a Miss Italia degli anni 80, genuflesse, innalzano una gigantografia dove si legge “Ci hai lasciato un vuoto incolmabile ma sopratutto un grosso ricordo”.
Il nostro alloggio, sito alla Bovisa, si chiama Villa Cheta, credo significhi quieta, su internet viene definito un villino del '900, per pudore non si specifica se prima o dopo la venuta di nostro signore di Nazharet.
La quiete regna comunque in quel quartiere ignaro di quel che succedera' nelle prossime ore dall'altra parte della citta', tutto sembra finto e statico come le macchine parcheggiate che sono invecchiate, pur non essendosi mai mosse dopo l'uscita dalla concessionaria.
Villa Cheta e' gestita da una cordata soviet/partenopea, la struttura costruita su 2 piani consta di un giardinetto con tanto di albero di fico e nanetti da giardino, in onore forse delle recenti dinastie, e' talmente inverosimile il paesaggio che pensiamo sia stato preparato il giorno prima per mettere nelle migliori condizioni psicofisiche il nostro Principe.
Non e' un caso che la nostra camera sia la n°1, la special one, tre letti e quello vuoto occupato da una stele in ricordo del Presidente che ha disertato.
Quadri appesi alle pareti hanno cornici cosi' ingombranti che il periodo, contraddistinto dai terremoti, preoccupa il Principe che s'immerge spesso nella preghiera invocando San Gennaro.
L'inviato delle tre Venezie e nostro grande amico Big Joe Walter, presente ovviamente all'evento, era stato programmato per reggere al massimo tre ore, dopo di che' , come nella peggior novella di Cenerentola, e' andato completamente in default, trasportato d'urgenza al “S.Silvio d'Arcore hospital” in completo delirio, i primi soccoritori gli hanno sentito proferire cose tipo:” una dieci stagioni con birra media barricata, carpaccio di baccala' mentecato e guiness da cinque litri, toro vivo allo spiedo che se non scappa lo finisci con la polenta, anguilla dell'Atlantico ripiena di cotechino della val di sesia con spremuta di Giaguaro del meduna prima del Bigbang”. I medici hanno fatto sapere ai famigliari che la prognosi e' riservatissima e l'unica possibilita' e' una terapia lunga e dolorosa in una clinica specializzata del Liechtenstein, una cura basata sull'ascolto ininterrotto di Gigi Dalessio e Mariano Apicella.
Che Dio lo riporti presto fra di noi e guai a riparlargli di Rock.
Come sempre mi permetto un commento tecnico del concerto, per questioni di riservatezza e privacy, metto il cuore in arresto e chiusura del sistema.
Ore 20.38 inizia e alle 00.20 termina una delle performance piu' lunghe di tutta la sua carriera, nel fatidico '85 Bruce suono' per 3 ore e mezza con una pausa di mezz'ora, dopo 27 anni ha abolito l'intervallo e fatto salvo per 4/5 ballate l'acceleratore e' andato sempre a fondo fino ad incastrarsi, cosi' da mandar fuori giri ogni essere umano vivente presente.
E' stata una tempesta di sabbia che ci ha travolto lasciandoci pezzi di rock ovunque, nei cappelli, sotto le unghie, dentro ogni poro e foro del corpo, non basteranno le cascate del Niagara a ripulirci completamente dal fortunale che ci ha investito.
Bruce in questo quarto concerto, ha fatto un riassunto delle puntate precedenti, ha ripercorso i giorni di gloria di “Born in the U.S.A”, molte le canzoni di quell'album presenti stasera,quel disco che lo porto' in giro per il mondo a rinverdire i fasti del R'N'R'.
Credo che il concerto di questa sera/notte sia stato un grande tributo/omaggio al popolo di San Siro, l'esordio dell’85 ritenuto uno dei migliori della sua carriera ha dato il via a quella fama di straordinario performer live, che da li' in poi trasformera' in successi tutte le altre date europee.
Tutte le altre roccaforti come Spagna, Germania, Svezia, Inghilterra hanno vissuto di luce riflessa dell'evento di San Siro, la comunita' europa del Rock ha definitivamente consacrato la sua sede nello stadio meneghino.
21/06/85 e' quindi il vero start e non , come in ogni tanto si va' raccontando, Zurigo '81, per quanto possa essere stata importante quella data, la svizzera ha dimostrato negli anni di avere altre prerogative e obbiettivi lontani dai crismi e riti del R'N'R'.
L'Unesco sta' avviando le procedure per la candidatura di San Siro a patrimonio dell'umanita', le societa' calcistiche di Milan e Inter hanno gia' fatto sapere che non calcheranno piu' quel terreno, solo alcune delegazioni di S.Govanni Rotondo e Fatima avranno la possibilita' di un celere passaggio.
Dalla prossima data a San Siro, il sindaco Pisapia ha gia' annunciato che la targa giuseppe Meazza sara' sostituita con quella di Bruce Springsteen da Freehold.
Concludo dicendo che tutto sta' scritto nell'inizio di Badlands che recita “Lights out tonight” ma grazie a Bruce e ai suoi fans milanesi, le luci si San Siro, per questa sera, rimarranno accese.
E' stato su ogni volonta' il viaggio dell'amicizia, quella legata alle cose quotidiane e semplici , quella della vita che spesso rallenta per ripartire singhiozzando un po'.
Non siamo riusciti a definire cos'e' l'amicizia cosa che insieme ad altre mi turbano tanto da tenermi in vita, ma abbiamo capito che non puo' essere latitanza, la persona vicina deve dare il primo soccorso con la testa, le mani, con il cuore o quello che ha in quel momento.
Con il Principe abbiamo individuato una missione, che forse non sara' per conto di Dio, un gesto piccolo ma intenso e continuo che possa riportare a casa chi s'e' perso nel diluvio, fosse l'ultimo atto di quella amicizia in cui crediamo.
Ogni viaggio si conclude riportando a casa qualcosa e fra le molte cose rimaste appiccicate alla pelle, metabolizzo che ho realizzato quel tacito accordo non scritto, quello cioe' di riportare nella sua reggia, sano e salvo, sua maesta' il Principe.

Coperton B.

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