ANCHE L'OVVIO E' IN BILICO (CARLOS)

domenica 3 giugno 2012

Poesia e dintorni


Pensavamo di volare

Pensavamo di poter volare
dalla cima piu' alta della montagna
per puntare dritti verso il mare,
pensavamo d'aggirare la sorte
e dribblare sua madre che e' la morte.
Pensavamo di guardare tutti dall'alto
e dimenticarci l'odore della strada,
ma l'aria in quota e' talvolta pesante
da farci dubitare per qualche istante.
Pensavamo di decollare senza ali
con il solo battito d'un cuore ansioso,
vincere quel pezzo di cielo
per godersi notti differenti.
Pensavamo fosse il momento giusto di partire
di riprenderci le cose che avevamo scritto,
leggere ad alta voce la sentenza
che ci assolvesse in via definitiva.
Credevamo d'esser piu' forti
dell'arroganza delle nuvole,
che sono state appese come palle di natale
per farti dimenticare il proprio coraggio.
Pensavamo di zittire tutti con uno sguardo
o di proferir parole da lasciar tutti a bocca aperta,
credevamo di poter contare sul talento
su ogni pulsazione per una manciata di vita giusta.
Pensavamo bastasse un violino
una nube tossica di note,
e quella vita meravigliosa
che da sempre volevamo metterci in nota.
Credevamo d'esser cosi' leggeri
da riuscire veramente a volare,
ma le anime umane portano un peso
che le ancorano su questa sporca terra.

Coperton B.

Nessun commento: