Mai primo
Ogni tanto capita di sentire un nuovo artista,
che subito il maestro di turno dice che ha già fatto altri sei dischi,
il primo dei quali nel 56, anche se poi scopri
che è nato nel 60!!!
Tenti di raccontare una barzelletta che viene
subito definita vecchia.
Non puoi parlare d’una gran bevuta,
che diventa subito un mezzo aperitivo analcolico al cospetto
di damigiane consumate in una sola notte.
Insomma mai primo o tra i primi…
Anche se poi nessuno scopre nessuno,
esiste solo il piacere dell’ascolto,
come le barzellette che non sono vecchie o nuove,
sono solo conosciute o meno.
Il vino è un altro piacere,
che diventa un dispiacere se travasato
direttamente nello stomaco con l’imbuto.
Il sopravvivere a metà classifica
con la paura di retrocedere,
e la speranza di una dignitosa zona Uefa.
Dall’altra parte lo schieramento forte
i candidati allo scudetto,
al successo garantito
che lascia solo polvere dietro se.
Grandi storie di vincenti
di giganti alla conquista delle dame più belle,
sulle macchine più potenti,
impavidi, temerari e immuni al pericolo.
Ma sarà vera gloria?
Uomini o caporali?
Eroi immortali o di cartapesta?
La sensazione è che nella zona dei possibili campioni
o probabili perdenti la compagnia sia piuttosto numerosa,
tutti a sgomitare per arrivare nelle prime file
usando i mezzi leciti e no per lasciarsi dietro
gli altri concorrenti.
Il purgatorio come ago della bilancia
di una società che oscilla e pende sempre più verso il basso,
con noi sopra ad ancorarsi alle remote possibilità.
Siamo uomini di fatica
che lavorano duramente ,
e stanno in coda silenziosi nell’attesa
del proprio numero.
Poi il tutto per tutto
i dadi, la roulette,
le ruote fortunate piuttosto che bucate,
giocarsela fino in fondo
per volare verso l’alto.
(Coperton Buick)
Ogni tanto capita di sentire un nuovo artista,
che subito il maestro di turno dice che ha già fatto altri sei dischi,
il primo dei quali nel 56, anche se poi scopri
che è nato nel 60!!!
Tenti di raccontare una barzelletta che viene
subito definita vecchia.
Non puoi parlare d’una gran bevuta,
che diventa subito un mezzo aperitivo analcolico al cospetto
di damigiane consumate in una sola notte.
Insomma mai primo o tra i primi…
Anche se poi nessuno scopre nessuno,
esiste solo il piacere dell’ascolto,
come le barzellette che non sono vecchie o nuove,
sono solo conosciute o meno.
Il vino è un altro piacere,
che diventa un dispiacere se travasato
direttamente nello stomaco con l’imbuto.
Il sopravvivere a metà classifica
con la paura di retrocedere,
e la speranza di una dignitosa zona Uefa.
Dall’altra parte lo schieramento forte
i candidati allo scudetto,
al successo garantito
che lascia solo polvere dietro se.
Grandi storie di vincenti
di giganti alla conquista delle dame più belle,
sulle macchine più potenti,
impavidi, temerari e immuni al pericolo.
Ma sarà vera gloria?
Uomini o caporali?
Eroi immortali o di cartapesta?
La sensazione è che nella zona dei possibili campioni
o probabili perdenti la compagnia sia piuttosto numerosa,
tutti a sgomitare per arrivare nelle prime file
usando i mezzi leciti e no per lasciarsi dietro
gli altri concorrenti.
Il purgatorio come ago della bilancia
di una società che oscilla e pende sempre più verso il basso,
con noi sopra ad ancorarsi alle remote possibilità.
Siamo uomini di fatica
che lavorano duramente ,
e stanno in coda silenziosi nell’attesa
del proprio numero.
Poi il tutto per tutto
i dadi, la roulette,
le ruote fortunate piuttosto che bucate,
giocarsela fino in fondo
per volare verso l’alto.
(Coperton Buick)
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